Sono sempre più forti i malumori attorno al mancato pagamento della cassa integrazione ai cittadini italiani che ne hanno fatto domanda, dopo la tragica ondata sanitaria che ha colpito il Bel Paese e costretto milioni di lavoratori allo stop forzato delle proprie attività.
Tra quest’ultimi, c’è chi non vede un solo euro da parecchi mesi, con tutte le difficoltà economiche e sociali del caso, tra mutui da pagare, affitti da sostenere e famiglie da portare avanti. Il Decreto Cura Italia dello scorso 17 marzo 2020 ha esteso a livello nazionale tre strumenti che possono essere di aiuto e sostegno ai lavoratori, quali: Cassa Integrazione Ordinaria (CIGO), Cassa Integrazione in Deroga (CIG) e l’assegno ordinario erogato dal Fondo di Integrazione Salariale (FIS).
Dopo l’intervento della ministra Nunzia Catalfo sui ritardi dei pagamenti, anche l’Inps si è espressa in tal senso annunciando che tutte le casse integrazioni giacenti e finora non saldate, verranno pagate improrogabilmente entro venerdì 12 giugno.
Dall’Istituto Nazionale Previdenza Sociale, fanno inoltre sapere che nelle ultime settimane vi è stato un netto calo delle richieste, pari quasi al 50%; segnale evidente che l’economia del Paese, dopo l’inevitabile tracollo subito, abbia nuovamente rimesso la marcia per riprendere il suo percorso interrotto i primi giorni di marzo.