L’emergenza sanitaria in tutto il paese, causa del Virus dilagante, ha cambiato nettamente e improvvisamente tutte le nostre abitudini. Restare isolati in casa per giorni interi, rinunciare alle gite fuori porta nel fine settimana, veder chiudere scuole, spazi pubblici e ristoranti, passare allo smart working sono solo alcune delle misure per evitare i tanto rischiosi “assembramenti” ai tempi del Covid. Ma, oltre a stravolgere la nostra quotidianità, tutte le misure del “distanziamento sociale” hanno già avuto effettive conseguenze sulla nostra salute fisica e mentale.
Secondo un’indagine realizzata da Villa Miralago (centro per la cura dei disturbi del comportamento alimentare) e dalla School of Management (Som) del Politecnico di Milano, su circa 8300 questionari compilati, il 40% degli italiani sta vivendo la fase di lockdown tra i fornelli, cucinando ogni tipo di pietanza e accumulando chili in più.
Maggior tempo passato a tavola dunque: tempo a cui non si accompagna quello impiegato a fare sport. Sempre secondo quest’indagine, la maggioranza degli italiani fa meno attività fisica. Secondo questo studio, emerge che ad essere ingrassate siano maggiormente le donne e i soggetti tra i 30 e i 50 anni. “Vi è una correlazione chiara in tutta Italia tra preoccupazione economica e variazione di peso; inoltre, più della metà di coloro che hanno aumentato l’introito calorico lo hanno fatto per gola-noia-nervosismo” – spiegano i ricercatori.
Riguardo alle abitudini alimentari, è emerso che un italiano su due in questo momento consuma cibi più freschi (carne, pesce, uova, latticini), unitamente a frutta e verdura, preferendo il consumo di acqua agli altri tipi di bevanda. Ma, non è da sottovalutare che un italiano su quattro sta consumando bevande zuccherate (succhi di frutta e bibite gassate) e che in pochissimi si stanno informando su quale sia l’alimentazione più corretta per fronteggiare il Covid-19 e l’isolamento.
Come dormono gli italiani in questo periodo?
Più della metà degli intervistati, poi, complice il lockdown e le conseguenti restrizioni sul praticare attività motoria all’aria aperta, sta facendo meno attività fisica del solito. Tale squilibrio psicofisico, causato da molteplici fattori, sta portando ad un peggioramento della qualità del sonno per circa un italiano su tre. Un dato, questo, rappresentativo dell’impatto negativo che la situazione di emergenza sta avendo sulla salute mentale e fisica della popolazione.
Circa il 30% degli intervistati ha denunciato una qualità del sonno in rapida discesa, affermando di cercare aiuto in diversi prodotti per la gestione dell’emotività tra cui sostanze naturali, fitofarmaci, ansiolitici e antidepressivi. “Questi dati dovrebbero essere monitorati nel tempo per comprendere la possibile emergenza di disequilibri psico-fisici nella popolazione” – osservano gli autori dell’ indagine.
Come sognano gli italiani?
Un’altra indagine, condotta dal dottor Patrick McNamara della Boston University e pubblicata su Psychology Today, ha analizzato i sogni delle persone nella fase di isolamento da Covid-19. Molte persone hanno raccontato di avere sogni più vividi durante questo periodo d’isolamento e quarantena. Anche questo, come nel caso dei sonni poco tranquilli, è effetto della profonda alterazione subita dalla nostra routine. Alcuni esperti, infatti, sostengono che avere sogni più vividi può essere il risultato di un cambio degli orari del sonno e delle attività quotidiane.
Molte persone, in questi giorni, sono più irrequiete e dormono meno del solito: ciò porta a fare sogni più vividi e, a volte, anche incubi. Molti studiosi, attribuiscono tale vividezza dei sogni al caos emotivo e fisico che molti di noi stanno vivendo. Conseguentemente, se sentiamo un certo livello di stress per la pandemia o per il lavoro o la famiglia, allora è possibile che questo tipo di temi appaiano nel contenuto dei nostri sogni. Durante il sogno, la mente elabora un problema: quando accade qualcosa fuori dall’ordinario, come una pandemia, il nostro cervello può elaborare l’esperienza attraverso il sogno.