Coronavirus in Sicilia: continueranno fino al 13 aprile le restrizioni e le misure anti-contagio legate all’emergenza Covid-19 nel nostro Paese. Prima di allora, dicono gli esperti, รจ impossibile fare qualche tipo di previsione sulla ripresa delle attivitร . Pasqua e pasquetta sono quindi “annullate” per tutti coloro che prevedevano giร un pranzo in famiglia o un’uscita fuori porta con gli amici.
Coronavirus in Sicilia: supermercati chiusi a Pasquetta
In Sicilia, in particolare, arriva la proroga delle restrizioni stabilite dal governo Musumeci di tutte le restrizioni fino al 13 aprile. Dal 14 aprile, invece, anche l’Isola si uniformerร alle restrizioni previste dal governo nazionale. Fino a quel momento, tuttavia, rimane il divieto di apertura di qualsiasi negozio, a eccezione di farmaci ed edicole, nei giorni festivi. Questa decisione ricade quindi anche sul Lunedรฌ dell’Angelo, il giorno di Pasquetta.
La decisione รจ stata accolta positivamente anche i sindacati che, in merito, hanno dichiarato: “La chiusura dei supermercati nel giorno di Pasquetta รจ una decisione saggia e un segnale di responsabilitร . Ringraziamo il presidente Musumeci per avere accolto il nostro appello a nome di migliaia di lavoratrici e lavoratori del commercioโ.
Naturalmente la stessa decisione vale anche per il giorno di Pasqua dato che, come da ordinanza precedente del governatore, super- ed ipermercati la domenica chiudono i battenti, al pari delle altre attivitร commerciali.
Coronavirus in Sicilia: “Al supermercato solo per necessitร “
Supporto alle decisioni del governo regionale arriva da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil che in una lettera al presidente della Regione avevano chiesto di predisporre la chiusura degli esercizi commerciali per il lunedรฌ di Pasquetta. Nella lettera si leggeva: “Recarsi a lavoro nel giorno di Pasquetta, in piena emergenza sanitariaย significa chiedere ai lavoratori e alle lavoratrici siciliane un immotivato sacrificio che gioverebbe esclusivamente a coloro che, incuranti del rispetto delle ordinanze, avrebbero la scusa per uscire da casa pur non dovendo acquistare alcun bene necessario”.