Grazie al decreto interassessoriale appena firmato, sono stati stanziati 5 milioni di euro di bonus assegnati a quei comuni che hanno superato il 65% di raccolta differenziata nel corso del 2018. Il contributo andrà a 79 Enti Locali, distribuiti in otto province, che hanno raggiunto tale obiettivo, come accertato dall’Arpa Sicilia, l’agenzia regionale per la protezione dell’ambiente.
Al riguardo si è espresso anche il presidente della Regione Nello Musumeci: “Sono veramente contento e orgoglioso – ha affermato – perché il numero dei Comuni “ricicloni” è cresciuto a dismisura, visto che l’anno scorso erano appena 31. Un aumento che conferma come stia crescendo, sempre di più, la sensibilità ambientale da parte dei siciliani e l’impegno dei sindaci. In poco più di due anni, la percentuale di raccolta differenziata è aumentata del 100 per cento. Una vera e propria battaglia di civiltà che, al di là dei provvedimenti messi in campo dal mio governo nell’opera intensa per recuperare anni di inerzia e omissioni, ha visto e vede, ogni giorno, in prima linea amministratori e i cittadini.” E conclude dicendo: “Sono fiducioso che, con lo sforzo di tutti, entro un paio d’anni usciremo dall’emergenza rifiuti e non avremo più nulla da invidiare alle altre regioni del Nord”.
Questi dati però devono essere un punto di partenza, perché ancora si è lontani dai numeri delle altre regioni italiane, come sottolinea la deputata Stefania Campo: “Solo due Comuni ogni dieci fanno una buona raccolta differenziata, ma si tratta quasi sempre di piccoli centri. Un plauso ai 79 comuni virtuosi della Sicilia (su 390, due su dieci) che hanno superato il 65 per cento di raccolta differenziata e riceveranno un premio in denaro dalla Regione. Tuttavia tra questi comuni non c’è nemmeno un capoluogo di provincia e nemmeno una città con più di 30 mila abitanti, mentre la popolazione dei comuni premiati è di 456 mila abitanti, neanche il dieci per cento dei siciliani. La nostra regione nel 2018 (dati Ispra) era ancora l’ultima in Italia per differenziata. Non sembra proprio che ci siano i segnali di un miglioramento, anzi c’è tantissimo lavoro da fare”.
Questo l’elenco dei Comuni beneficiari del finanziamento, a cui è stata assegnata una somma fissa di 32 mila euro e una variabile in base alla popolazione:
- Provincia di Agrigento (22): Calamonaci, Cammarata, Castrofilippo, Cattolica Eraclea, Cianciana, Comitini, Grotte, Joppolo Giancaxio, Lucca Sicula, Menfi, Montevago, Raffadali, Realmonte, Ribera, Sambuca di Sicilia, San Giovanni Gemini, Santa Elisabetta, Santa Margherita di Bèlice, Sant’Angelo Muxaro, Santo Stefano di Quisquina, Siculiana e Villafranca Sicula.
- Provincia di Caltanissetta (3): Butera, Delia e Villalba.
- Provincia di Catania (15): Aci Bonaccorsi, Aci Castello, Belpasso, Grammichele, Licodia Eubea, Mazzarrone, Mineo, Mirabella Imbaccari, Raddusa, Ramacca, San Cono, San Michele di Ganzaria, Scordia, Vizzini e Zafferana Etnea.
- Provincia di Messina (15): Brolo, Capri Leone, Castel di Lucio, Castroreale, Limina, Longi, Mazzarrà Sant’Andrea, Naso, Rodì Milici, Rometta, San Filippo del Mela, Santa Teresa di Riva, Saponara, Torregrotta e Villafranca Tirrena.
- Provincia di Palermo (17): Aliminusa, Altofonte, Balestrate, Bisacquino, Caccamo, Camporeale, Chiusa Sclafani, Cinisi, Giardinello, Giuliana, Montelepre, Pollina, Prizzi, San Cipirello, San Giuseppe Jato, Terrasini e Ventimiglia di Sicilia.
- Provincia di Ragusa (1): Monterosso Almo.
- Provincia di Siracusa (1): Solarino.
- Provincia di Trapani (5): Calatafini-Segesta, Custonaci, Pantelleria, Poggioreale e Salaparuta.