Essere nati al Sud sembrerebbe ormai essere diventata una colpa. Lo dimostrerebbe il problema, ormai insostenibile, del caro voli, che anche a Pasqua impedirà a molti fuorisede meridionali di far ritorno a casa. Nessuna festa per chi viene dal Meridione, nessun diritto a trascorrere del tempo in famiglia, nessuna garanzia. A denunciare il riproporsi dell’annosa questione è la redazione di “Open“, che, facendo una breve comparazione tra le principali compagnie, avrebbe constatato come il problema continuerebbe a persistere.
Il dibattito dei mesi scorsi e le numerose denunce e iniziative lanciate sarebbe valso a poco, se si considera che per le vacanze di Pasqua i fuorisede del Sud saranno costretti a svenarsi pur di riabbracciare i propri cari. Alcuni, addirittura, rinunceranno.
Per fare alcuni esempi sulla drammatica situazione, basti pensare che un volo Alitalia Milano-Catania e ritorno si aggirerebbe intorno ai 670 euro, mentre, partendo da Roma e atterrando a Catania, il prezzo sarebbe sui 449 euro. Poco meno la “low cost” Ryanair, con voli da 337 euro per Milano-Catania e da 288 per Bologna-Catania.
In tutto ciò, intanto, si aspetta ancora che entrino in vigore le tariffe sociali, un contributo del 30% per chiunque acquisti un biglietto aereo da e per Catania e Palermo. E, nel frattempo, i giovani residenti al Nord, per motivi di studio e lavoro, continueranno a essere le principali vittime di un’ingiustizia che taglia a metà il Paese e che ritarda ad interim il raggiungimento della continuità territoriale.