In Sicilia la sicurezza sul lavoro è in controtendenza rispetto al dato nazionale. Stando alle denunce di morte sul lavoro presentate all’Inail nei primi undici mesi del 2019, nell’Isola sono stati registrati 17 casi in più rispetto all’anno precedente, mentre complessivamente nel resto d’Italia si ha una diminuzione: dai 1.046 morti del 2018 ai 997 del 2019.
Una diminuzione lieve, pari quasi al 5%, della quale tuttavia ci sarebbe poco da esultare. Secondo l’Inail, infatti, la flessione è legata agli “incidenti plurimi”, che causano la morte di almeno due lavoratori e che per loro natura ed entità possono influenzare l’andamento del fenomeno. Rispetto al passato si registra una diminuzione dei morti nel Nord-Ovest (da 285 a 261), nel Nord-Est (da 264 a 228) e nel Mezzogiorno (da 227 a 212), mentre gli aumenti riguardano Centro e Isole, che passano rispettivamente da 193 a 202 e da 77 a 94.
A livello regionale, il dato premia soprattutto Veneto e Liguria, con una diminuzione di 26 e 22 morti in tutto, mentre la maglia nera tocca proprio alla Sicilia, con 17 morti in più rispetto al 2018. Seguono le Marche, con 13 decessi in più denunciati l’anno scorso.
Proprio in Sicilia, infine, si è verificato uno degli incidenti più gravi: l’esplosione di una fabbrica di fuochi d’artificio nel Messinese, che ha causato quattro morti.