Scatta stanotte il solstizio d’inverno 2019. Alle 4:19 del 22 dicembre, ora italiana, comincerà la giornata più corta dell’anno e si darà il via, a livello astronomico almeno, alla stagione invernale. Si tratta del momento in cui il Sole si trova più distante dal nostro pianeta e la luce impiega più tempo ad arrivare.
Dopo il 22 dicembre le ore di luce torneranno progressivamente ad aumentare fino a raggiungere il massimo fra sei mesi, quando cadrà il solstizio d’estate. L’inverno terminerà invece il 20 marzo 2020, quando arriverà il turno dell’equinozio di primavera. Una differenza però che non sarà percepibile nell’immediato. Bisognerà aspettare l’Epifania per veder guadagnare un minuto in più di luce diurna, mentre la differenza nei giorni a venire sarà di appena qualche secondo.
La parola solstizio deriva dal latino “solstitium”, unione di “sol” (“sole”) e “sistere”, “fermarsi“. Lungo il solstizio, sia invernale che estivo, il Sole sembra infatti compiere una “sosta” nel suo percorso lungo la volta celeste. In particolare, in prossimità del solstizio d’inverno il Sole sembra tramontare e risorgere dalla medesima posizione, per via della lenta variazione della declinazione. In tardo impero romano questo fenomeno veniva celebrato con la festa del Sol Invictus, che onorava il fatto che il Sole smettesse di calare sull’orizzonte. Secondo diverse ricostruzioni storiche, tale ricorrenza rappresenta l’origine pagana del Natale.
In Sicilia, tempo permettendo, sarà possibile ammirare il solstizio d’inverno al Teatro Andromeda di Santo Stefano Quisquina, il teatro di pietra più alto al mondo. Qui, oggi 21 dicembre, si potrà ammirare il tramonto della giornata più corta dell’anno dalle 14 alle 18.