L’esplosività delle dichiarazioni dell’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità, Marco Falcone, in merito al rincaro dei voli tra gli aeroporti siciliani e il resto d’Italia, hanno innescato un effetto domino in cui vari attori politici hanno accolto la denuncia.
Se all’Assemblea regionale siciliana si è arrivato allo scontro politico, a livello nazionale è il viceministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Giancarlo Cancelleri, a fare da portavoce per il caro dei voli nel Mezzogiorno. Come riporta il quotidiano online Open, il viceministro Cancelleri ha pensato di applicare degli sconti che vanno dal 30% al 50%. Un emendamento che vuole proporre alla ministra Paola De Micheli e che vuole porre fine al rincaro dei prezzi per i voli dal Nord a Catania e a Palermo.
La proposta di Cancelleri è quella di introdurre delle tariffe sociali per le tratte (andata/ritorno) Milano-Catania, Milano-Palermo, Roma-Catania e Roma-Palermo (tratte coperte solo da due compagnie: Alitalia e Ryanair). Sconti – attivi forse a partire dal 2020 – che saranno applicabili solo a determinate categorie: studenti, lavoratori e disabili residenti in Sicilia, ma che si trovano al Nord. Il viceministro, come ha dichiarato ad Open, auspica “che facciano prezzi più modesti, che non facciano cartello perché è strano che le due principali compagnie aeree abbiano quasi gli stessi prezzi. Per noi siciliani questa è una condizione infrastrutturale, non abbiamo alternative“.