Il “Premio Asimov 2019” sbarca a Catania per la cerimonia finale della quarta edizione. Venerdì 18 ottobre, dalle 17, migliaia di studenti e docenti, in collegamento streaming, assisteranno da tutta Italia all’evento in programma nell’aula magna del dipartimento di Fisica e Astronomia “Ettore Majorana” dell’Università di Catania.
Ad aprire la cerimonia saranno il rettore Francesco Priolo e la prof.ssa Maria Grazia Grimaldi, direttore del Dfa dell’Università di Catania. A seguire il “colloquium” di Lamberto Maffei, professore emerito di Neurobiologia alla Scuola Normale Superiore di Pisa, già presidente della Fondazione “Lincei per la Scuola”, vincitore del premio con il libro “Elogio della Parola” secondo il giudizio di una giuria popolare composta da 2500 studenti, provenienti da 100 scuole superiori e da 11 regioni italiane, che hanno letto, recensito e votato i sette libri in lizza.
Un “verdetto” espresso nell’aprile scorso durante una cerimonia congiunta che si è svolta nella sede del Gran Sasso Science Institute a L’Aquila, in collegamento con altre 10 sedi regionali, che ha registrato la presenza per il secondo anno consecutivo della Sicilia con il dipartimento di Fisica e Astronomia “Ettore Majorana” dell’Università di Catania con i referenti Silvio Cherubini (Dfa, coordinatore regionale), Anna Gueli (Infn), Cettina Maiolino (Lns) e Alessia Tricomi (Csfnsm).
Il Premio Asimov è una competizione che vede come protagonisti non solo gli autori delle opere in concorso ma anche gli studenti degli Istituti Superiori aderenti. Infatti i ragazzi non solo votano il miglior libro tra quelli proposti dalla Commissione Scientifica, ma possono inviare e concorrere con una loro recensione originale.
Quest’anno erano state selezionate dal comitato scientifico sette opere: “Il giro del mondo in sei milioni di anni” di Guido Barbujani e Andrea Brunelli, “Viaggi nel tempo” di James Gleick, “Intelligenza artificiale. Guida al futuro prossimo” di Jerry Kaplan, “Elogio della parola” di Lamberto Maffei, “Ultime notizie sull’evoluzione umana” di Giorgio Manzi, “Chimica verde 2.0” di Guido Saracco e “Scienziate nel tempo. 100 biografie” di Sara Sesti & Liliana Moro.
Dopo il “colloquium”, il vincitore del premio discuterà con gli studenti e il pubblico, a seguire saranno annunciate le opere finaliste dell’edizione 2020 del Premio Asimov. Sabato 19 ottobre il programma dell’evento proseguirà, dalle 9.30 alle 13.30, con la visita ai Laboratori Nazionali del Sud-Infn e del Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’ateneo catanese e all’Osservatorio solare astrofisico di Catania.
Il Premio è stato ideato dal professor Francesco Vissani, coordinatore nazionale del Premio Asimov, al quale va riconosciuta l’intuizione di coinvolgere giovanissimi studenti nel mondo della divulgazione scientifica e della scienza tout-court. Istituito e organizzato per la prima volta nel 2016 in Abruzzo dal Gran Sasso Science Institute (GSSI) dell’Aquila, il Premio Asimov si è ampliato nella seconda edizione con oltre 1400 partecipazioni da Puglia, Abruzzo e Sardegna. L’edizione 2018 ha coinvolto ben sette regioni italiane grazie all’adesione al Premio anche di Marche, Umbria, Calabria e Sicilia. Quest’anno il Premio ha assunto una dimensione nazionale, coinvolgendo 11 undici regioni con l’ingresso di Emilia-Romagna, Toscana, Lazio e Campania. Dalla prossima edizione il Premio Asimov si amplierà ulteriormente, coinvolgendo anche Lombardia e Piemonte. Oggi il Premio Asimov è sostenuto in maniera essenziale da varie istituzioni come l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e l’Università di Catania, città nella quale si terrà la cerimonia finale del Premio.
Anche in questa edizione, il Premio Asimov ha puntato sul format che vede coinvolti gli studenti di un centinaio di scuole sul territorio nazionale, sia nella veste di giurati – chiamati a scegliere la migliore opera di divulgazione scientifica pubblicata nel 2019 e a scriverne la relativa recensione – sia in quella di concorrenti. Sono state selezionate dalla commissione scientifica nazionale (composta da ricercatori, docenti, esperti ed altre figure professionali legate al mondo della divulgazione scientifica) le 14 migliori recensioni per ciascuna regione scritte dagli studenti partecipanti.
Lamberto Maffei. Professore emerito di Neurobiologia alla Scuola Normale Superiore di Pisa, è vicepresidente dell’Accademia Nazionale dei Lincei. È stato presidente della Fondazione “I Lincei per la Scuola” e dell’Istituto neuroscienze del Cnr. È, inoltre, membro del Comitato di Neuroscienze del Ministero della Ricerca Scientifica e Tecnologica e dell’Istituto Europeo per la Paraplegia. Ha svolto attività di ricerca ed è stato visiting professor presso numerose università straniere. Le sue ricerche sono principalmente indirizzate allo studio del Sistema nervoso centrale e, su questo tema, ha all’attivo oltre 280 pubblicazioni scientifiche molte delle quali su giornali internazionali. Tra le sue ultime pubblicazioni: Arte e cervello (Zanichelli, 1995; con A. Fiorentini); Il mondo del cervello (Laterza, 1998); per Il Mulino La libertà di essere diversi (2011), Elogio della lentezza (2014), Elogio della ribellione (2016).
Il libro “Elogio della Parola”. Nel suo libro il neuroscienziato ci ricorda che quella dell’Homo Sapiens è l’unica specie capace di produrre una «stringa di parole che la ragione infila nella collana della storia». La parola spiega il mondo e cerca di interpretarlo, costruisce la vita e rivela l’universo cangiante che in esso è implicitamente contenuto. Il progresso tecnologico e l’era digitale hanno portato indubbi vantaggi all’umanità, tuttavia non senza effetti collaterali, tra cui una fuga dalla parola e dalla conversazione. In questo volume Lamberto Maffei ci accompagna in un viaggio al centro della nostra umanità, tra opportunità e rischi di un mondo completamente nuovo e trasformato da smartphone, social network, internet e nuovi media digitali.