Almeno una volta nella vita gli amanti dei gatti hanno pronunciato la frase “quel gatto è un capolavoro” e questa volta la frase è stata presa alla lettera dall’artista russa Svetlana Petrova che ha trasformato il suo gatto rosso in un’opera d’arte. L’esperimento è virale, fa sorridere, ma ha anche lo scopo di far allargare la conoscenza della storia dell’arte.
“Il nostro nome è Zarathustra, noi siamo un gatto”. Secondo il nostro assistente, che i più ignoranti denominano come il nostro padrone, noi siamo il gatto migliore al mondo. Grazie alla volontà degli dei, siamo stati esonerati dai nostri istinti animali: anziché dedicare il dopo pasto ad un sonnellino, noi spendiamo quel tempo per riflessioni di alta importanza. Noi siamo molto appassionati di arte e amiamo posare per grandi artisti. Poiché solo i grandi artisti possono apprezzare un corpo generoso ed eccelso come il nostro”. Così si presenta il protagonista della “Fat cat art”.
La Petrova ha fotografato Zarathustra nelle pose più strane, e grazie a photoshop, lo ha inserito in alcuni quadri. Il micione rosso si scioglie come i famosi orologi ne “La persistenza della memoria” di Salvador Dalì, spunta tra le braccia della Monna Lisa di Leonardo Da Vinci, in “La nascita di venere” di Botticelli si sgranchisce sulla conchiglia e si sostituisce ai protagonisti dei quadri.