Si chiude a reti inviolate il posticipo della 31esima giornata di serie B tra Vicenza e Catania. Al Romeo Menti i biancorossi sprecano molto, ma rimangono saldamente agganciati al treno promozione. I rossazzurri sempre più a fondo.
VICENZA – Il posticipo del Romeo Menti vedeva di fronte due formazioni, entrate di diritto nella storia del calcio italiano. Da un lato i padroni di casa, ripescati dalla Lega Pro in estate, ma con all’attivo ben 37 campionati di A e un dignitoso curriculum nelle coppe europee. Dall’altro lato, il Catania che grazie agli 8 campionati di fila in serie A della gestione Pulvirenti ha collezionato ben 17 apparizioni nel massimo torneo italiano.
Ma di questi tempi chi guarda al passato, lo fa molto nostalgicamente, soprattutto ai piedi dell’Etna e ne è la prova l’ennesimo pareggio, il quarto, conquistato dagli uomini di Dario Marcolin.
Un punto che sicuramente fa morale, ma che allo stesso tempo restituisce una classifica da incubo agli etnei, penultimi a quota 32 punti.
Il Vicenza dell’ex tecnico rossazzurro Pasquale Marino, ha invece collezionato una serie di risultati entusiasmanti, capaci di galvanizzare l’intero ambiente e di porre la compagine veneta tra le favorite per la promozione diretta assieme a Carpi, Bologna, Livorno ed Avellino.
SAN GILLET
C’è poco da discutere, il pareggio sta molto stretto ai vicentini, belli, pungenti, a tratti devastanti, ma anche molto sfortunati. E se il Catania ha strappato un pareggio, a questo punto prezioso, lo deve molto al proprio portiere, l’ex granata Gillet.
Dopo appena 3’, infatti, doppia grande occasione per il Vicenza: un liscio di Capuano consente a Laverone di presentarsi a tu per tu con l’ex portiere della nazionale belga, che respinge la conclusione e subito dopo è pronto a murare anche il colpo a botta sicura di Petagna.
Qualche minuto più tardi, ancora brividi per la difesa etnea, con Giacomelli che di controbalzo fa la barba all’incrocio dei pali. La prima frazione vede trionfare ai punti l’undici di Marino, ma il punteggio rimane ancorato sullo 0-0.
POTEVA ANDARE PEGGIO…
L’assedio continua nella ripresa e i biancorossi trovano addirittura il gol al 12’, con Gentili che segna sugli sviluppi di un calcio di punizione, ma la rete viene annullata per fuorigioco.
Ancora proteste vicentine al 28’: Capuano strapazza Spinazzola all’interno dell’area piccola, ma l’arbitro Gavillucci lascia correre, sommerso dai fischi del pubblico.
L’unico sussulto del Catania arriva al 34’ con Castro che calcia da fuori area, Vigorito blocca in due tempi. Troppo poco per una società che deve disperatamente salvarsi. Troppo poco per scacciare questa infinita crisi d’identità e di risultati.