Da ormai oltre 15 giorni l’acqua a Catania sembra essere diventata un bene raro. Lo sanno bene i cittadini che ad intervalli vedono mancare l’acqua corrente dalle proprie case dal 10 luglio scorso, quando con un avviso online la Sidra aveva comunicato all’utenza le ragioni del disservizio. La mancanza d’acqua era stata motivata dall’azienda partecipata con dei guasti agli impianti di produzione. Tuttavia, nell’avviso della Sidra non erano indicati i termini e i tempi dei disservizi. Tempi che in realtà si sono rivelati più lunghi del previsto. Ancora 5 giorni dopo il primo avviso, il sindaco Salvo Pogliese aveva rivolto le sue scuse ai cittadini per gli ovvi disagi recati dalla mancanza d’acqua in un mese estivo come luglio. Nella lettera del sindaco rivolta alla cittadinanza si ribadivano “le ragioni squisitamente tecniche dei guasti nel funzionamento del sistema di distribuzione dell’acqua”, individuando la causa dei fenomeni di mancanza d’acqua nei guasti alle elettropompe di sollevamento.
Nonostante l’intervento del Comune, pare che la situazione non si sia affatto risolta. Anche se il 19 luglio sono state riattivati alcuni dei distributori delle Case dell’acqua, la cui interruzione era stata annunciata in concomitanza ai disservizi idrici, ancora la situazione dei disservizi idrici non sembra essersi risolta in varie parti della città.
Un nuovo avviso della Sidra, pubblicato online il 23 luglio, annuncia infatti nuovi disservizi per l’utenza. Persistono secondo l’azienda guasti alle elettropompe, causati anche da stacchi di energia elettrica da parte del gestore, per tale ragione verranno eseguite turnazioni che determineranno fenomeni di mancanza acqua, a momenti alterni, in vaste aree della città. Nel frattempo, una grande polemica si è aperta sui social da parte dell’utenza e dei cittadini ormai esasperati non soltanto dai disservizi idrici.
“Non solo manca l’acqua a ripetizione, ma è arrivata una bolletta da paura – scrive una signora sul web – tutto questo è una vergogna“. “Non se ne può più, già dalle 10.30 manca l’acqua, c’è caldo e siamo privi di farci la doccia” – commenta un’altra utente. Non diverso il commento di un altro cittadino: “È assurdo sembra di essere nel terzo mondo, non si può continuare così, ora basta siamo stanchi”.
Centinaia di cittadini continuano a riportare sui social le loro lamentele relative alle bollette salatissime ricevute negli ultimi giorni, bollette che in realtà sono conguagli dei due anni passati. Resta però secondo la Federconsumatori che si è attivata per tutelare i cittadini che tali conguagli “sono del tutto ingiustificati”. Le cifre delle bollette riportate dagli utenti online variano da conguagli di 60 euro a conguaglia anche di oltre 400 euro. “Mi è arrivato un conguaglio di 124 euro, io consumo poca acqua essendo in casa poco tempo e in due – spiega una utente – si sono inventati il conguaglio per prendere soldi, ma questo con l’acqua, bene essenziale per la vita, non si dovrebbe fare.” Mentre i cittadini indignati minacciano di non pagare i conguagli alla Sidra, la Federconsumatori ha fissato un incontro con i vertici dell’azienda venerdì 26 mattina nella loro sede, invitando anche i cittadini segnalatori a presenziare all’incontro. La speranza è che possa essere trovato un punto di incontro a tutela dei consumatori.