Immancabile come ogni anno, anche quest’anno non poteva non arrivare la pubblicazione dei Rapporti Almalaurea sul profilo e sulla situazione occupazionale dei laureati. Disaggregando i dati e focalizzando l’attenzione esclusivamente sull’Ateneo catanese, è possibile tracciare un quadro completo del profilo dei laureati catanesi e della loro situazione occupazionale.
Secondo il Rapporto di Almalaurea che fa riferimento al 2018, i laureati catanesi l’anno scorso sono stati oltre 6mila (per esattezza 6.313). Dai primi dati del Rapporto relativi alle caratteristiche anagrafiche emerge che gli studenti catanesi si laureano in media dopo i 26 anni con un voto di laurea che si aggira all’incirca sul 103, mentre per quanto riguarda la durata degli studi gli studenti impiegano a laurearsi in media poco più di 5 anni. Per quanto attiene invece alla regolarità degli studi, il 39% degli studenti risulta essere in corso, mentre il ritardo con cui gli studenti giungono laurea risulta essere in media pari a 1 anno e 6 mesi.
Dando un’occhiata rapida alle caratteristiche e al profilo dei laureati catanesi, si stima che oltre il 55% degli intervistati ha avuto un’esperienza di lavoro durante il percorso di studi e pare che soltanto una piccolissima percentuale di loro, il 6,8% abbia svolto un’esperienza di studio all’estero. Da questi ultimi dati si evince ancora un elemento di reticenza nella mobilità internazionale degli studenti catanesi. Infine, emerge che il 34% del collettivo analizzato ha usufruito di borse di studio.
Per quanto riguarda la condizione occupazionale, dal Rapporto Almalaurea relativo all’anno 2018, si rileva che ad un anno dalla laurea, il tasso di occupazione, dato dal rapporto tra gli occupati e il totale degli intervistati, è pari al 42,9%, mentre il tasso di disoccupazione è del 26,4%. Nello specifico emerge che sempre ad un anno dalla laurea il 34,8% dei giovani catanesi ha trovato un impiego, per lo più nel settore privato (l’80,3%%). La retribuzione media (sempre ad un anno dalla laurea) è di 1.036 euro, ma con variazioni tra uomini (1158 euro) e donne (948 euro). Quanto alle caratteristiche dell’attuale lavoro svolto dagli intervistati, si deduce una maggiore diffusione dei contratti non standard cioè a tempo determinato, a chiamata ecc (33%) e solo il 26% ha un contratto a tempo indeterminato.
Alcune variazioni nella situazione occupazionale generale dei laureati catanesi si evincono se si guardano gli stessi dati a distanza di tre anni o cinque anni dalla laurea. A tre anni dalla laurea, infatti, il tasso di occupazione risulta essere pari all’81,6% a fronte di un tasso di disoccupazione pari al 9,5%. nello specifico, risulta lavorare il 68,9% dei laureati, il 17,8% non lavora e non cerca lavoro, mentre il 13,3% non lavora ma cerca. A tre anni dalla laurea aumenta anche la percentuale di chi ha un lavoro a tempo indeterminato (il 42,1%), così anche per la retribuzione media che sale a 1.341 euro. Infine, a cinque anni dalla laurea, si registra un ulteriore miglioramento: il tasso occupazionale sale all’85,2% a fronte di un tasso di disoccupazione del 7%. Nello specifico, emerge che lavora il 76, 4% dei laureati, mentre il 13,8% non lavora e non cerca e solo il 9,8% non lavora ma cerca. In aumento anche i contratti a tempo indeterminato pari al 52,5% del totale e la retribuzione media che sale fino a 1.448 euro.