A novembre il Pronto Soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele è stato trasferito al Policlinico di Catania recentemente ristrutturato. Anche gli altri reparti sono in fase di ricollocazione presso l’ospedale San Marco di Librino.
Rimane la questione di cosa farne dei locali che rimarranno vuoti. Il Presidente Musumeci ha rilasciato delle dichiarazioni riguardo al futuro della struttura: “L’ospedale Vittorio Emanuele II di Catania diventerà un grande polo museale. Non è detta l’ultima parola, ma abbiamo già avviato una serie di colloqui con l’università e il Comune e riteniamo che quella possa essere la scelta migliore”. La dichiarazione è arrivata in occasione della Fiera Mediterranea del Cavallo che si terrà a breve presso la tenuta recuperata di Ambelia, presso Scordia.
“Riteniamo – ha proseguito – che in un città come Catania manca un museo dell’Etna, un museo di vulcanologia, una galleria d’arte, manca una razionale sistemazione dei musei dell’università. C’e’ poi da portare avanti il progetto per il collegio dei Gesuiti di via Crociferi e il museo archeologico, che tanto voleva il povero Sebastano Tusa, per il quale pensiamo di utilizzare l’ex manifattura tabacchi”.
L’assetto ospedaliero di Catania sta per cambiare radicalmente. Oltre al Vittorio Emanuele che sta già venendo smantellato e trasferito in strutture più avanzate, è stato anche chiuso il Santo Bambino, il cui futuro dei locali è ancora fonte di speculazione.