Quante volte leggendo un romanzo vi siete sentiti capiti o avete scoperto qualcosa di voi stessi, che fino a quel momento non avevate compreso? Quante volte un libro, un capitolo o una frase di questo, vi ha fatto sentire bene, in pace con voi stessi? “Non ho avuto mai un dolore che un’ora di lettura non abbia dissipato” – diceva Montesquieu. Come il filosofo francese, centinai di scrittori ed intellettuali hanno creduto e credono ancora oggi nel “potere curativo” della lettura.
È proprio da questa idea del libro come cura per l’anima che nasce Pronto Soccorso Letterario, un progetto culturale ludico-ricreativo, nato a Catania appena qualche mese fa ad opera di Cono Cinquemani. Cono Cinquemani, giovane assistente di volo appassionato di letteratura, arte e musica è l’ideatore di Pronto Soccorso Letterario, che con l’aiuto di e psicoterapeute Alessia Sciuto e Alessandra Leucata e le consulenti editoriali Diana Anastasi, Agata e Tiziana Squillaci ha messo in piedi una nuova attività “medica”, dove le medicine sono proprio i libri.
L’idea dalla quale è partita l’attività di Pronto Soccorso Letterario conosce, in realtà, dei precedenti nella storia della psicoterapia. La libroterapia o biblioterapia, metodo di terapia “non convenzionale” usata contro disturbi d’ansia e depressione, infatti, avrebbe le sue più antiche origini nella “catarsi” aristotelica. Tuttavia, la biblioterapia inizia ad essere usata in ambito psicoterapeutico e psichiatrico Stati Uniti d’America per la prima volta soltanto tra il XIX e XX secolo. È negli anni 30, però, che si usa collocare la vera e propria nascita di tale pratica terapeutica.
“L’attività di Pronto Soccorso Letterario – ci spiega Sara Adorno, addetta alla comunicazione del progetto – è nata dopo aver letto The Novel Cure, il libro scritto dal¬le autrici Ella Berthoud e Susan Elderkin, adattato per l’Italia da Fabio Stassi, che fornisce ricette a base di libri contro alcuni malanni e richiama la pratica della libroterapia.” Quindi ancora una volta, tutto nasce da un libro: è in questo modo che Cono conosce la pratica della libroterapia e inizia a pensare di emularla, dando vita a Pronto Soccorso Letterario.
Come funziona, però, nello specifico l’attività di Pronto Soccorso Letterario? Armati di camice, fonendoscopio e ricette, i ragazzi del team promuovono attività culturali, invitando alla lettura e offrendo consigli di lettura “terapeutica”.
“Pronto Soccorso Letterario si sviluppa proprio come una sorta di ospedale da campo – prosegue Sara. – All’interno del quale “medici” e “pazienti” sia bambini che adulti si incontrano e discutono delle loro problematiche. Si attua così una teatralizzazione del semplice reading letterario, lavorando sul concetto della catarsi aristotelica tra lettore e personaggio letterario.
Durante i vari presidi, ci travestiamo da medici con tanto di camice bianco e stetoscopio, creando un’atmosfera divertente senza però perdere la nostra missione, che è quella di svelare il godimento profondo che offrono i libri e che se saputi veicolare riescono a ricongiungere il lettore con sé stesso. Il libro è uno specchio e ci pone davanti ai nostri timori, angosce e paure. Ci accompagna alla riflessione, alla meditazione, ma siamo noi a decidere i tempi e l’intensità dei nostri pensieri.”
Tra le attività di Pronto Soccorso Letterario vi sono la presentazione, l’analisi e la lettura di libri in pubblico, presso varie librerie della città e della provincia. Proprio oggi in occasione della Giornata Mondiale del Libro, dalle ore 17.30 alla Mondadori di Piazza Roma, ci sarà un grande evento di presentazione, attraverso cui il team si presenta al pubblico. All’interno dell’evento di presentazione, un momento sarà dedicato ai più piccoli, in cui le curatrici editoriali si addentreranno nel mondo della libroterapia per bambini; ed un secondo momento, invece, vedrà gli interventi dello staff del Pronto Soccorso Letterario e culminerà con un triage clinico che coinvolgerà il pubblico in sala.
“Una delle attività in cui riusciamo a coinvolgere parecchio il pubblico – rivela Sara – è la lettura delle nostre “provette del sangue”, contenenti aforismi e frasi di libri, e attraverso le quali si apre sempre un dibattito su diversi temi. Ci piace l’idea di interagire con il pubblico, ci piace farlo ridere (perché in fondo ci divertiamo da morire durante i nostri eventi), ma allo stesso tempo ci piace farlo riflettere. La gente rimane estasiata, incuriosita e intellettualmente stimolata. Capita spesso che vengano per capire “cosa siamo” e poi si innamorano del progetto e lo sostengono.”
Pronto Soccorso Letterario però proprio perché ha in sé uno scopo prettamente ludico-ricreativo, si rivolge anche ai bambini, promuovendo attività specifiche su misura per i più piccoli. “I bambini sono il nostro futuro – conclude Sara – sottolineiamo sempre il potere curativo della lettura soprattutto nell’età infantile, periodo in cui se ne ha più bisogno per costruire un domani forte e saldo.”