Le periferie cittadine come laboratorio dove lโarchitettura puรฒ compiutamente recuperare la missione etica e civile che geneticamente le appartiene. ร questo il campo dโazione di โG124โ, progetto che il senatore a vita Renzo Piano ha ideato e finanziato con lโobiettivo di innescare interventi di โrammendo e rigenerazione urbanaโ in cui coinvolgere, attraverso borse di ricerca, giovani architetti neo-laureati. Partner del progetto dellโarchitetto genovese รจ questโanno la Struttura Didattica Speciale di Architettura dellโUniversitร di Catania che opera a Siracusa scelta insieme con lโUniversitร di Padova, lโUniversitร โLa Sapienzaโ di Roma e il Politecnico di Milano.
A Siracusa si sono formati Carmelo Antonuccio, Tommaso Bartoloni e Giuseppe Cultraro, i tre neo-laureati, selezionati attraverso un bando pubblico, che per dieci mesi lavoreranno alla rigenerazione urbana del quartiere della Mazzarrona a Siracusa, una realtร periferica che presenta condizioni di degrado ma che si trova in un luogo paesaggisticamente straordinario, sul mare, nella zona Nord della cittร .
Il compito di coordinare il loro impegno รจ affidato al presidente della Sds di Architettura, Bruno Messina, professore di progettazione architettonica e urbana, coadiuvato dai consulenti Vito Martelliano per lโurbanistica, Gianfranco Giaffriddo per il progetto urbano, dai docenti Fabrizio Foti, Luigi Alini, Simona Calvagna, Carlo Colloca, Gabriella Vindigni, Caterina Carocci ed Emanuele Fidone, con il contributo della cineasta Maria Arena e del fotografo Peppe Maisto.
“La Mazzarrona รจ un luogo che presenta una condizione eccezionale โ spiega il prof. Messina –. Con la dismissione del tracciato della linea ferroviaria diventata pista ciclabile tutta la zona รจ servita da questa infrastruttura di mobilitร dolce che crea nuove opportunitร . Lโobiettivo dellโintervento รจ quindi adesso ridefinire tutte le relazioni tra il quartiere, che ha un impianto molto chiaro tipico dellโedilizia popolare, e gli ambiti interstiziali irrisolti di questa infrastruttura (pochi servizi, alcune scuole chiuse, grandi spazi verdi abbandonati, sezioni stradali di dimensioni eccessive), creando inoltre delle connessioni con la costa per la sua fruizione”.
Il metodo sarร quello di un coinvolgimento sul campo di tutte le realtร presenti sul territorio oggetto dellโintervento, chiamandoli a confrontarsi intorno ai temi di Piano: il verde e gli orti urbani, i micro-cantieri leggeri, lโautocostruzione, lโassociazionismo, lo sport, la musica, i processi partecipativi . Attori istituzionali, ma anche semplici cittadini in un confronto aperto in cui gli โaddetti ai lavoriโ siano davvero co-protagonisti, insieme con le realtร territoriali: il Comune di Siracusa con il sindaco Francesco Italia, lโassessore alla Cultura Fabio Granata, lโassessore allโUrbanistica Giusy Genovesi e il consigliere comunale Pamela La Mesa, il Consorzio Universitario Archimede con il presidente Silvano La Rosa.
Il punto sul progetto โG124โ รจ stato al centro dellโincontro che il senatore Piano ha avuto il 4 marzo scorso con i dodici borsisti vincitori e i loro tutor a Palazzo Giustiniani a Roma, unโoccasione per mettere a punto e approfondire quelle che saranno le linee dโintervento e le metodologie operative di questa full immersion nelle periferie italiane.
Renzo Piano e la Scuola di Architettura dellโUniversitร di Catania
Una partnership a tutto campo quella tra lโAteneo catanese e lโarchitetto italiano piรน famoso al mondo, lโautore del Beaubourg, che ha preso le mosse giร dal 26 ottobre scorso quando a Villa Nave, la sede che da 2008 ospita a Genova Vesima la Fondazione creata da Piano, si รจ svolta la Classroom su valori etici dellโarchitettura e sul ruolo che la progettazione puรฒ e deve svolgere in un mondo in frenetica trasformazione sociale e ambientale.
Alla Sds di Architettura di Siracusa si รจ laureata Valentina Macca selezionata attraverso un bando pubblico per partecipare, insieme con colleghi provenienti dagli Atenei di Padova, Oslo, Monaco, Valencia e Atene, al โRenzo Piano World Tour Award 2019. Art of Construction: the importance of structuraldetailsโ: un tour mondiale di 40 giorni che consentirร ai vincitori del premio di visitare alcuni dei luoghi dove โlโarte di costruireโ ha raggiunto i suoi massimi livelli, unโulteriore importante opportunitร offerta dal Renzo Piano Building Workshop agli studenti della Scuola di Architettura siracusana.
Dal 26 febbraio al 6 marzo inoltre nello studio parigino dellโarchitetto genovese, nel quadro del Laboratorio di Progetto della Sds di Siracusa, gli studenti, guidati dal prof. Martelliano, hanno avuto la straordinaria opportunitร di conoscere, attraverso le analisi del partner del โRPBWโ Giorgio Bianchi e dellโarchitetto Stefano Giorgio Marrano, i dettagli dei progetti giร realizzati e di quelli in corso di progettazione di uno degli studi professionali piรน importanti del mondo. E, subito dopo, di visitare con la guida dellโarchitetto Maria Salerno, consulente del โRPBWโ e maitreassistante presso lโรcole dโArchitecture Paris Malaquais, lโImmeubles de Rue de Meaux, con lโarchitetto Nicolas Grawitz del โRPBWโ il Palazzo di Giustizia e la FondationSeydou-Pathรฉ e il Centre Georges Pompidou.
Una collaborazione intensa testimoniata anche dai due seminari sulle opere del Renzo Piano Building Workshop, organizzati negli scorsi anni a Catania dal dipartimento Dicar, grazie alla disponibilitร di Paolo Colonna, associato di RPBW. Il primo seminario si รจ svolto nel 2013 ed รจ stato incentrato sui progetti dellโAuditorium del Castello a LโAquila e del Valletta City Gate a Malta; il secondo seminario si รจ svolto nel 2016 ed รจ stato orientato al progetto della Maison dellโOrdredesAvocats di Parigi. Giร in programma altre visite, nellโambito di questa intesa: alla sede genovese della Fondazione Piano e alla Maison desAvocats nella capitale francese.
E solo poche settimane fa Elena Cirnigliaro, studentessa del corso di laurea in Ingegneria edile-Architettura del Dicar ha concluso il tirocinio semestrale presso lโatelier parigino di Piano dove, insieme a colleghi provenienti da tutto il mondo, ha avuto lโopportunitร di essere coinvolta in importanti progetti in corso di elaborazione.
Un rapporto, dunque, ricco e fecondo tra lโAteneo di Catania e uno dei protagonisti dellโarchitettura contemporanea destinato a crescere in futuro nel segno di una comune visione dei territori sui quali la progettazione architettonica dovrร impegnarsi per curare antiche ferite e immaginare nuovi approcci dโintervento.