L’università di Palermo ha partecipato al bando ministeriale “Attrazione e mobilità Internazionale” conquistando il secondo posto, dopo l’università Federico II di Napoli, per numero di borse finanziate. L’ateneo, quindi, con un finanziamento del ministero dell’Istruzione, mette in palio 42 nuovi contratti a tempo da ricercatore.
Dei nuovi contratti, 31 sono immediatamente disponibili, mentre gli altri 9 saranno ammessi a finanziamento successivamente. Ben 12 saranno rivolti a giovani che lavorano attualmente nel Nord Italia o all’estero e che, grazie a questi contratti, avranno la possibilità di rientrare. A breve saranno pubblicati i bandi per le aree di Fisica e Chimica, Ingegneria, Economia, Medicina, Giurisprudenza e Scienze umanistiche.
Il bando è stato pensato dal ministero per mettere a disposizione degli atenei delle regioni “in ritardo di sviluppo” (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) e di quelle “in transizione” (Abruzzo, Molise, Sardegna) risorse per circa 600 posizioni di ricercatore a tempo determinato di tipo A. L’intervento è stato articolato in due linee: la prima riguarda la mobilità dei ricercatori, mentre la seconda riguarda l’attrazione dei ricercatori.
Per ulteriori informazioni, consultare il sito dell’università.