Le università telematiche stanno registrando, negli ultimi anni, un aumento di iscrizioni: ciò perché molte di esse offrono dei corsi di altissima qualità, oltre al fatto che possono contare sulla presenza di docenti prestigiosi. Una preparazione, dunque, di qualità, che però non sarà ricompensata con il “bonus eccellenza” proposto dal governo nella nuova legge di Bilancio.
L’esclusione delle eccellenze – ovvero gli studenti che hanno conseguito la laurea con una votazione di 110 su 110 con lode – delle università telematiche ha causato la nascita di un enorme dissenso. Infatti, gli studenti stessi hanno voluto lanciare una petizione online sulla famosa piattaforma “Change.org“.
L’appello sul sito di petizioni online recita: “All’interno della manovra fiscale per il 2019 è stato previsto, all’articolo 50, un bonus occupazionale per le giovani eccellenze. Questo bonus verrebbe erogato alle aziende che decideranno di assumere giovani laureati con votazioni pari a 110/110 e lode con età inferiore ai 30 anni, e agli studenti con dottorato di ricerca con età inferiore a 34 anni. Tale bonus risulta però essere discriminatorio in quanto gli studenti laureati presso le Università Telematiche, seppure riconosciute ed equiparate a quelle classiche, non rientrano tra i destinatari del presente articolo“.
“La questione è particolarmente grave – continua l’appello – non solo per il provvedimento in sé ma quanto per il principio che verrebbe introdotto nel nostro ordinamento giuridico e che, potrebbe essere fatto valere anche nel futuro per altre norme o provvedimenti che inciderebbero pesantemente sul nostro status di laureati. E’ appena il caso di ricordare che le norme istitutive delle Università telematiche hanno chiaramente e indiscutibilmente equiparate le stesse alle altre università statali e non statali riconosciute“.
In conclusione “affinché non esista un impegno e una eccellenza di serie B, e affinché l’Università non venga valutata soltanto per come si frequenta ma per quello che produce chi la frequenta, chiediamo, in nome dell’articolo 3 della Costituzione Italiana, ed in nome delle giovani eccellenze che studiano presso le università telematiche del nostro paese, che tale articolo venga emendato il prima possibile“.