Il prof. Rosario Pignatello, ordinario di Tecnologia e Legislazione farmaceutiche e direttore del NANO-i – Centro di ricerca in Nanotecnologie oculari, è stato eletto nei giorni scorsi direttore del dipartimento di Scienze del Farmaco dell’Università di Catania per il quadriennio 2018-2022. Dal 1° novembre prenderà il posto dell’uscente Giovanni Puglisi, in carica dal 2014.
“Unicità da molteplicità: è questo il motto che potrebbe contraddistinguere la natura del nostro dipartimento – spiega il prof. Pignatello, la cui attività di ricerca è focalizzata sulla tecnologia farmaceutica innovativa, in particolare su strategie di rilascio controllato di farmaci (drug delivery) e di nanomedicina -. La figura dei laureati in discipline farmaceutiche, nei diversi corsi di laurea offerti dal dipartimento, che ha raccolto l’eredità didattica della storica Facoltà di Farmacia, è infatti unica e insostituibile, nella concorrenza di conoscenze e competenze che provengono dalle diverse aree chimiche, biologiche e biomediche, e formano una figura professionale identitaria e multivalente”.
“Tra gli obiettivi proposti per il mio mandato, una specifica attenzione verrà posta al riammodernamento dei corsi di laurea del dipartimento (Farmacia, Chimica e Tecnologia farmaceutiche, Scienze farmaceutiche applicate), alla luce delle nuove esigenze del mondo della salute e del mercato del lavoro, come più volte condiviso con le parti sociali e gli stakeholders coinvolti – spiega il prof. Pignatello -. Uno sforzo particolare verrà inoltre rivolto al potenziamento della ricerca e alla divulgazione e valorizzazione delle eccellenze scientifiche già esistenti in seno al dipartimento. Sarà specifico interesse della nuova governance quello di rendere il dipartimento un riferimento qualificato e culturalmente avanzato rispetto alle problematiche di propria competenza (farmaco, salute, nutrizione, ambiente), nei confronti non solamente degli attuali e potenziali studenti, ma anche dei diversi operatori della salute e dei cittadini in generale, verso i quali spesso vengono veicolate informazioni e messaggi confusi e scientificamente carenti”.