“La situazione impone la massima attenzione – ha dichiarato il ministro Fontana – dai dati in nostro possesso i tossicodipendenti presi in carico dai servizi sono 130mila, di cui il 16% sono persone mai viste prima dai servizi e il 62,7% sono in cura per eroina, il 20,6% per cocaina e il 12,5% per dipendenza da cannabis. A questi numeri si aggiungono tanti – soprattutto giovani – che ancora non sono in trattamento“.
“Nella popolazione studentesca – ha continuato Fontana – (tra i 15 e 19 anni) ci preoccupa, ma allo stesso tempo ci stimola ad intervenire efficacemente e precocemente, il dato che il 25.8% fa uso di cannabis, il 10% di nuove sostanze psicoattive, 1,9 di cocaina e 0.8 di eroina. Di fronte a questi dati ci muoviamo in perfetta sintonia con il Ministero dell’Interno Matteo Salvini e con le forze dell’ordine, che ringraziamo, nella comune sfida dell’antidroga. Il nostro ambito di competenza riguarda il coordinamento delle politiche in materia di riduzione della domanda di stupefacenti (prevenzione, cura, reinserimento precoce dei tossicodipendenti e ricerca)”.
“Puntiamo al potenziamento della prevenzione – ha concluso – e alla sensibilizzazione delle famiglie, al consolidamento del rapporto con le scuole e allo sviluppo di progetti comuni oltre che al potenziamento dei flussi informativi, del sistema di allerta precoce del Dipartimento Politiche Antidroga (efficace strumento per identificare in tempi ragionevoli le nuove sostanze introdotte sul territorio italiano). Ho inoltre già dato disposizione agli uffici di approfondire gli aspetti legati ai presupposti giuridici in base ai quali certi prodotti a base di cannabis sono oggi venduti al pubblico in assenza di una specifica regolamentazione. Nel nostro progetto il Dipartimento per le politiche antidroga deve consolidarsi come una vera e propria cabina di regia, veicolando e coordinando le azioni di governo, i flussi informativi e promuovendo anche mirate campagne di informazione e prevenzione”.