Il presepe, la cui installazione è cominciata l’8 Dicembre, verrà aperto domani alle 19:00 ed esposto fino al 6 Gennaio. Alle 21:30 concerto del coro Freedom.
L’idea progettuale di recupero e sviluppo culturale, è venuta al museo Reba di S. Berillo. Le associazioni invitate a far parte del programma avranno il piacere di offrire al quartiere e a quanti vorranno intervenire, partecipare o semplicemente fruire uno spazio ed un luogo, palcoscenico naturale di un presepe rivisitato in chiave attuale.
La rappresentazione della natività è realizzata nella forma di installazione artistica permanente. Essa nasce dal desiderio di esprimere e rappresentare il Natale attraverso l’umanità intesa come “travaglio” quotidiano, metafora degli antichi mestieri, veicolo di sopravvivenza, ma ancor più possibilità di partecipare attivamente alla reciproca sussistenza tessendo rapporti umani sussidiari. In tal senso, le associazioni si sono unite iniziando un percorso di costruzione della rete, frutto della condivisione delle proprie competenze ed abilità e soprattutto prodotto di partecipazione creativa allo sviluppo sostenibile.
Le installazioni, utilizzando materiali di riciclo, rappresenteranno i seguenti mestieri:
- TESSITRICE: la cui figura, rielaborata in chiave contemporanea, è chiamata a creare una trama che colleghi la città ai tessuti dimenticati presenti in essa. Il suo prodotto è un tessuto “urbano”, il cui modello scelto è proprio la planimetria di San Berillo. Riconnettere i diversi tessuti urbani non è “affare da urbanisti e architetti” ma di tutti i cittadini che vivono la città e sono chiamati a dare il loro contributo con le proprie competenze. Un ago volutamente fuori scala fa da “trait d’union” tra il linguaggio allegorico dell’installazione e il significato tradizionale del presepe: “E’ più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che un ricco entri nel regno dei cieli” (Matteo 19,24);
- PESCATORE: immagine antica e tradizionale della città di Catania, che metterà insieme la figura classica del mestiere (rappresentata da una rete che raccoglie al suo interno pesci, ossi di seppia, cassette e galleggianti) e la figura del “cianciaiolo”, colui che raccoglie e riutilizza materiali di scarto che saranno alla base della realizzazione del personaggio. Inoltre, la rete, strumento di lavoro primario del pescatore, conterrà al suo interno anche alcuni degli elementi tipici della tradizione culturale catanese, assumendo così il ruolo metaforico di mezzo di unificazione dei cittadini e dei quartieri della città;
- FALEGNAME: dalla nostra nascita alla fine dei giorni, il legno caratterizza da sempre il palcoscenico della nostra vita. Il falegname, viene proposto come il costruttore della nostra città e delle nostre dimore e il legno è interpretato in chiave dinamica: l’albero nasce, cresce e aumenta nelle sue fibre, muore e si decompone. Tagliando l’albero per ricavarne ceppi ed assi, l’uomo è cosciente di interrompe un ciclo vitale, fermando nel legno le linee dell’esistenza per entrare nel mondo della sua creatività. Non è un caso che da sempre legno e vita siano simbolicamente intrecciati nella mente umana; da un seme posto nella bocca di Adamo nasce l’albero della vita e della croce;
- QUADRO NATIVITA’: ogni giorno sempre più si sente parlare di bambini uccisi, gettati nei cassonetti o alle prese con problemi di pedofilia. Con il quadro l’artista vuole lanciare un grido di allarme, una supplica: “Non farmi del male ma aiutami a crescere”.
Di seguito le associazioni facenti parte dell’iniziativa:
• Associazione Culturale Reba (Giuliana Agati Bonifacio Antonella, Renato Basile, Dorotea Cancelliere)
• Associazione Culturale Urban Talent Lab (Luca Caruso, Chiara Lentini, Serena Losi)
• Gruppo RipuliAMO Catania (Nadia Curcuraci, Paolo Galasso, Vincenzo Torrisi)
• Roberto Alacqua, Alberto La Piana, Jacqueline Lo Monaco, Ninni Pagano, Chiara Potenza
• PlanB Studio (Eleonora Bonanno, Francesco Puglisi, Valeria Spampinato, Alessandro Tabuso)
• Gruppo ZeroPositivo (Federica Caliò, Rita Di Masi, Salvo Leanza, Giuseppe Maccarrone, Antonio Sorbello)
• DeJaVue (Peppe Caudullo)
• FiorDiNù (Nunzia Aiello)
• Cartura (Alfredo Guglielmino)
• Gruppo Res Publica
• Gruppo IdeAzioni (Grazia Capuano, Luigi Maugeri)
• Coro Freedom
• Mouhamed Sene e tutti i lavoratori del cantiere accanto
N.B. Sempre nella giornata di domani e in quella di venerdì 12 Dicembre avrà luogo il mercatino dell’usato dove si potrà scambiare, donare, trovare abiti, cappotti, collane, scarpe, oggetti, libri e qualsiasi cosa affolli inutilmente i nostri spazi personali. In collaborazione con l’Associazione ContAnimare si darà vita ad uno scambio nella filosofia del riciclo.
Cosa altro dire… in tempi di crisi economica e ambientale, la cosa giusta al momento giusto!