Spesso si è parlato di bamboccioni, sfigati o choosy alludendo ai giovani che concludono poco. Non è certo il caso di Martina Ferracane, la 28enne di Marsala che, grazie alla sua creatività, ha saputo farsi strada nel mondo delle innovazioni tecnologiche.
Come riportato su LaRepubblica, tre anni fa la giovane ha creato il FabLab Western Sicily, un progetto che si occupa di educare i bambini siciliani alla tecnologia, insegnando loro a utilizzare stampanti 3D e laser cutter. Questi ultimi sono dispositivi che permettono di tagliare legno o plastica attraverso la luce laser. In questo modo i piccoli, attraverso il gioco, iniziano ad avere dimestichezza con strumenti altamente tecnologici acquisendo competenze che potrebbero tornare utili in futuro. Il FabLab Western Sicily, anche grazie alla spinta data da donazioni locali, è riuscito a coinvolgere moltissimi studenti siciliani di varie scuole.
In seguito, nel 2017 Martina ha attirato l’attenzione di Forbes grazie a un’altra idea innovativa: ha infatti co-fondato una start-up, Oral 3D, un software dedicato a odontoiatri che permette di riprodurre in modelli tridimensionali tac e scansioni digitali.
Nonostante Martina sia andata fuori dall’Isola per studiare, laureandosi in Economia alla Sapienza di Roma e poi conseguendo un dottorato ad Amburgo, non ha mai perso di vista le sue radici. Il suo sogno è quello di continuare a occuparsi del FabLab anche da lontano, esattamente dagli Stati Uniti, dove sta per conseguire un altro dottorato. Inoltre, spera nell’aiuto di volontari locali affinchè possano aiutarla a sviluppare questo progetto dal respiro internazionale.