Sono state da poco annunciate le dieci città che si contenderanno il milione di euro messo in palio dalla Legge Art Bonus dal Ministero della Cultura. Il ministro Franceschini, ha infatti diramato la lista dove, con tanta sorpresa, manca la Val di Noto, comprendente anche la città di Catania al suo interno.
La metropoli etnea, infatti, concorreva insieme ad altri otto comuni (Caltagirone, Catania, Militello in Val di Catania, Modica, Noto, Palazzolo Acreide, Scicli e Siracusa), riuniti in un unico comitato che presentò, lo scorso 15 settembre, la propria candidatura. Ben tre siti Patrimonio dell’Unesco erano presenti al loro interno, tra cui il Monte Etna, che però sono stati scartati dalla lista delle migliori dieci, su ventuno città concorrenti.
La short list delle candidate che si contenderanno il titolo di Capitale Italiana della Cultura 2020 sono Agrigento, Bitonto, Casale Monferrato, Macerata, Merano, Nuoro, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Treviso. Tra queste uscirà la vincitrice nella cerimonia del prossimo 16 febbraio nella sede del Mibact, che riceverà un milione di euro dalla Legge Art Bonus, nata nel 2014.
Nel 2017 la Capitale della Cultura è stata Pistoia, mentre nell’anno appena entrato sarà Palermo a beneficiare di questo onore, con Matera pronta a prenderne lo scettro nel 2019.