Università gratis o scontata per tutte le ragazze che sceglieranno percorsi scientifici all’università. Questa l’ultima novità del Ministero dell’Istruzione che, recentemente, ha firmato un decreto che, tra le tante risorse dedicate all’università, si propone di incentivare le iscrizioni delle studentesse a corsi di laurea scientifici. Sono tre, in particolare, i milioni dedicati all’iniziativa.
Sebbene, infatti, non sia più raro vedere ragazze tra le aule di matematica, ingegneria, fisica o informatica, ancora oggi questi percorsi sono scelti da una media di tre studentesse su dieci. Inoltre, nonostante gli eccellenti risultati delle ragazze che ottengono voti migliori e si laureano rispetto ai ragazzi anche in questi ambiti, i percorsi universitari da loro prediletti rimangono quelli del settore umanistico.
Secondo i dati del Miur, all’università, solo il 35% delle studentesse sceglie le cosiddette discipline STEM (acronimo inglese che sta per Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Informatica). Si tratta di numeri che si rivelano significativi già a partire dalla scuola secondaria superiore: il 68% delle ragazze sceglie un liceo contro il 38% dei ragazzi, tra questi le ragazze prediligono il classico e i ragazzi lo scientifico.
Il decreto, firmato dalla ministra Valeria Fedeli, riguarda in particolare il Fondo giovani e i Piani per l’orientamento, stanziando 64,2milioni di euro per le università statali e 2,6milioni di euro per le università non statali riconosciute. Di questi fondi, una parte è dedicata alla mobilità internazionale e 3milioni di euro per incentivare le iscrizioni ai percorsi scientifici soprattutto per le ragazze.
In questo modo, gli atenei potranno dare il via all’esonero parziale o totale delle tasse o erogare contributi aggiuntivi, ricevendo il 20% di risorse in più per le iscrizioni delle ragazze rispetto a quelle dei ragazzi. Oltre a queste risorse, ne sono previste altre per incentivare progetti, laboratori, collaborazioni con le scuole secondarie e attività di tutorato.