La promessa da parte della società coreana Samsung è arrivata al Mandalay Baydi Las Vegas. Così, nel 2020 tutti i dispositi Samsung, saranno controllati dall’assistente vocale Bixby, un’intelligenza artificiale (A.I.). Una promessa, che, però, dovrà partire con l’adozione di IoT (neologismo che indica l’applicazione di Internet agli oggetti) su tutti i dispositivi Samsung.
Tuttavia, lo scenario IoT del momento è molto frammentato, il ché comporta l’assenza di comunicazione tra i dispositivi. Pertanto, Samsung si è subito messa a collaborare con uno dei più grandi enti di standardizzazione IoT al mondo, l’Open Connectivity Foundation (Ocf), per definire standard di settori comuni. Grazie ad Ocf, già il chip ARTIK di Samsung, il condizionatore d’aria e il frigorifero Family Hub sono già stati certificati dall’associazione per i criteri di interoperabilità necessari per l’IoT.
Questo processo di innovazione da parte del colosso coreano della tecnologia, partirà già dalla primavera 2018, quando verranno unite tutte le applicazioni IoT, sotto l’applicazione SmartThings, che sarà in grado di connettere e controllare qualsiasi dispositivo abilitato all’app, direttamente dal proprio smarthphone o smart-TV. Inoltre, Samsung prepara già a spostare l’esperienza IoT dalla casa all’auto.
A supporto del progetto, sempre Samsung, ha creato un nuovo centro di A.I., che comprende quattro laboratori sparsi per il mondo: Toronto, Montreal, Cambridge e Russia. Il nuovo centro A.I., lavorerà, nel 2018, insieme alle sedi della Corea del Sud e di Silicon Valley.
Quindi, nelle nostre case potrebbe arrivare presto un’intelligenza artificiale simile a Jarvis, in grado di poter controllare e connettere tutti i dispositivi. Tuttavia, stiamo attenti quando vogliamo cercare di “potenziare” con una pietra aliena l’A.I. della nostra casa, prima di creare un Ultron pronto a sterminarci tutti. In tal caso, riunite una squadra di tizi con scudo, armatura e martello.