Contratto scuola: È stato finalmente firmato il rinnovo del contratto scuola che riguarda oltre 1,2 milioni di dipendenti del comparto Istruzione e Ricerca, tra personale scolastico, universitario, degli enti di ricerca e delle istituzioni Afam (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica).
L’accordo, atteso da mesi, segna un passo importante verso la stabilità contrattuale del mondo dell’istruzione pubblica e porta con sé significativi aumenti in busta paga e il riconoscimento degli arretrati.
Aumenti stipendiali e arretrati: tutti i numeri del contratto scuola
Il nuovo contratto scuola prevede aumenti medi di circa 150 euro mensili per tredici mensilità, con differenze in base al ruolo e all’anzianità di servizio.
- Docenti: aumenti fino a 185 euro al mese;
- Ricercatori e tecnologi: fino a 240 euro mensili;
- Personale Ata: incrementi medi tra 110 e 130 euro.
Previsti anche arretrati fino a 2.000 euro per gli insegnanti e circa 1.400 euro per gli Ata, che verranno corrisposti con il primo cedolino utile.
In totale, il rinnovo copre il periodo 1° gennaio 2022 – 31 dicembre 2024, e chiude la stagione contrattuale per il pubblico impiego, restando ancora aperti solo i comparti della dirigenza sanitaria e degli enti locali.
Cgil non firma: “Aumenti insufficienti, non coprono l’inflazione”
A non firmare l’accordo è stata la Flc Cgil, che ha definito gli incrementi “insufficienti” a compensare la perdita di potere d’acquisto dovuta all’inflazione degli ultimi anni.
In una nota, il sindacato ha denunciato che gli aumenti “coprono meno di un terzo dell’inflazione del triennio”, annunciando consultazioni con le Rsu e possibili mobilitazioni nazionali. La Cgil chiede nuovi stanziamenti nella Legge di Bilancio 2026 per evitare “l’impoverimento del personale scolastico”.
Valditara: “Contratto scuola storico, restituisce dignità a docenti e Ata”
Soddisfatto invece il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, che ha definito la firma del contratto scuola “un risultato storico”:
“Per la prima volta nella scuola italiana garantiamo continuità contrattuale. Gli stipendi erano fermi da anni e oggi restituiamo rispetto e dignità a chi lavora per l’istruzione dei giovani”.
Il ministro ha ricordato che, tra il contratto 2019-2021 e quello appena firmato, gli aumenti medi complessivi sono stati di oltre 270 euro per i docenti e 200 euro per gli Ata, con ulteriori incrementi previsti nella prossima tornata 2025-2027.
Bonus una tantum e prossimi passi
Il Ministero ha inoltre stana ziato 240 milioni di euro per un bonus una tantum destinato docenti e personale Ata, mentre i prossimi negoziati per il contratto scuola 2025-2027 partiranno entro la fine dell’anno.
Secondo l’Aran e il ministro Valditara, la nuova stagione contrattuale dovrà concentrarsi sul valore professionale del personale scolastico, sulla formazione e sulla flessibilità organizzativa degli istituti.











