Proseguono le iniziative di lotta sindacale degli autoferrotranvieri dell’Amts di Catania. Dopo diversi giorni di sciopero dello straordinario, i lavoratori torneranno a incrociare le braccia per 24 ore, nella giornata di sabato 18 ottobre. L’iniziativa è stata proclamata dalla sigla sindacale Cub Trasporti Catania, che in una nota ha spiegato le motivazioni alla base della protesta: “Lo sciopero nasce dalla sordità aziendale alle legittime richieste dei lavoratori”.
Le rivendicazioni dei lavoratori
Al centro della vertenza, una lunga serie di richieste che i sindacati definiscono “non più rinviabili”. Gli autoferrotranvieri chiedono relazioni industriali più chiare e trasparenti, un maggiore coinvolgimento del personale nelle scelte aziendali e la revisione della turnazione e della flessibilità. Tra le altre istanze figurano la corretta applicazione della Legge 146/90, il riconoscimento dei tempi di rientro in rimessa come orario ordinario, la definizione delle prospettive normative ed economiche per i conducenti degli autosnodati, l’adeguamento dei tempi di percorrenza delle linee e la revisione delle revoche arbitrarie dei turni di riserva.
“Servizio da migliorare, non colpa dei conducenti”
La Cub Trasporti ha inoltre denunciato “errori ricorrenti nelle buste paga”, la mancanza di un accordo di secondo livello premiale e l’assenza dei buoni pasto.
“Gli autisti – si legge ancora nella nota – sono spesso il bersaglio del malcontento dell’utenza per un servizio che non dipende da loro, ma di cui pagano per primi le conseguenze. È necessario invertire la rotta, riconoscendo diritti e salario ai lavoratori e migliorando l’efficienza del trasporto pubblico locale”.












