Dopo lo sciopero generale del 22 settembre, l’Unione Sindacale di Base (Usb) ha annunciato una nuova mobilitazione nazionale per Gaza. Nel corso della conferenza stampa indetta dal Global Movement to Gaza Italia a Montecitorio, un rappresentante del sindacato ha dichiarato: “Proclameremo un nuovo sciopero generale e questa volta lo faremo senza preavviso. La parola d’ordine “blocchiamo tutto” tornerà in tutto il Paese”. Previsti presìdi permanenti a Roma, in piazza dei Cinquecento, e in altre cento piazze italiane.
La replica del Governo
L’annuncio ha immediatamente suscitato la reazione del vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, che su X ha definito la decisione “da irresponsabili”, aggiungendo: “Non permetteremo che blocchino il Paese e lo portino nel caos”.
La gestione dell’ordine pubblico
Interpellato in merito, il prefetto di Roma ha sottolineato che la città ha finora reagito con compostezza, così come le forze dell’ordine, che hanno garantito lo svolgimento delle manifestazioni senza incidenti. “Il presidio sarà gestito con la consueta serenità”, ha aggiunto, auspicando un clima di collaborazione anche nei prossimi appuntamenti.
L’Usb ha chiarito che da venerdì prossimo saranno rilanciati presìdi permanenti in tutte le città d’Italia, pronti a trasformarsi in azioni di blocco in caso di nuovi attacchi o di un peggioramento delle condizioni legate alla Flotilla.
Azioni parallele e mobilitazione studentesca
Alle iniziative sindacali si affiancano anche quelle di gruppi attivisti. Tre militanti di Palestine Action Italia si sono incatenati davanti all’ingresso merci dell’azienda di armamenti Rheinmetall per bloccarne l’attività. Anche studenti e giovani di Sinistra Italiana e del collettivo Cambiare Rotta hanno annunciato nuove mobilitazioni, da definire nei prossimi giorni, dopo l’attacco alla Flotilla.













