Il nuovo anno accademico 2025/2026 è ormai alle porte così come i primi pagamenti per le tasse universitarie, che continuano a gravare sulle spalle di numerose famiglie italiane. Ma anche per il 2025 arriva un aiuto concreto per tutti i giovani universitari: anche per quest’anno è stata confermata la detrazione al 19% per le spese universitarie.
Differenza tra pubblico e privato
La misura riguarda tutte le tasse di iscrizione universitarie e i contributi obbligatori. Inoltre, anche per quest’anno, la detrazione si stende a tutti i corsi post laurea. Per tutti i giovani studenti, che sceglieranno di iscriversi a un ateneo pubblico, dovranno essere a conoscenza che tutto ciò che si paga durante l’anno universitario potrà essere poi portato in detrazione, senza alcun limite massimo. Cambia invece la situazione per chi opta per un’università privata o telematica. Anche in questo caso sarà presente la detrazione al 19% ma quest’ultima è vincolata a tetti prefissati dal Ministero dell’Università . Sarà infatti applicata una differenza di soglie in base alla disciplina di studio ma anche all’area geografica dell’ateneo.
A chi spetta la detrazione
Questo aiuto economico potrà essere richiesto dallo studente, che sostiene i costi ma anche dai genitori se il figlio è fiscalmente a carico. Inoltre, per ottenere la detrazione, il contribuente deve:
- avere un reddito fino a 120.000 € per godere della detrazione piena,
- se il reddito è tra 120.000 e 240.000 €, la detrazione si riduce progressivamente fino ad azzerarsi,
- aver sostenuto i pagamenti in modo tracciabile.
Si ricorda che la detrazione potrà coprire: tutte le tasse universitarie, contributi universitari, i test di accesso, i corsi post laurea, le spese per gli istituti tecnici superiori e conservatori equiparati. Tale detrazione non potrà essere applicata per altre spese come: vitto e alloggio, libri, trasporti e i costi legati al riconoscimento dei titoli esteri.












