Dopo mesi di attesa e ritardi, si sblocca finalmente la situazione sul Fondo per il Miglioramento dellโOfferta Formativa (FMOF). Domani, venerdรฌ 1ยฐ agosto 2025, verrร firmato in via definitiva il Contratto Collettivo Nazionale Integrativo (CCNI) relativo allโanno scolastico 2024-2025, permettendo alle scuole italiane di accedere a oltre 847 milioni di euro destinati a compensare le attivitร aggiuntive svolte da docenti e personale ATA.
Lโaccordo, giร siglato in via preliminare nel settembre 2024, era rimasto bloccato per quasi un anno, lasciando gli istituti scolastici nellโimpossibilitร di procedere con i pagamenti legati ai compensi accessori. Una situazione che, come denunciato dalle organizzazioni sindacali, ha messo in seria difficoltร il funzionamento ordinario di molte scuole, rallentando attivitร fondamentali come il recupero, il potenziamento e la gestione organizzativa quotidiana.
Gli stanziamenti: incremento di 46,5 milioni rispetto allโanno precedente
Il nuovo Fondo MOF per il 2024-25 ammonta a oltre 844 milioni di euro, cui si aggiungono 3 milioni specificamente riservati alle scuole delle piccole isole, per un totale di oltre 847 milioni di euro. Rispetto allo scorso anno, si registra un aumento complessivo di 46,5 milioni di euro. Un incremento significativo, motivato da tre direttrici principali:
- 3 milioni di euro per garantire la continuitร didattica nelle piccole isole, dove la stabilitร del personale docente รจ spesso a rischio;
- 6 milioni di euro per lโAgenda Sud, il piano del Ministero dellโIstruzione volto a contrastare la dispersione scolastica nelle aree piรน fragili del Mezzogiorno;
- 30 milioni di euro destinati alla valorizzazione della professionalitร docente, in unโottica di riconoscimento del lavoro svolto oltre lโorario curricolare.
Le perplessitร dei sindacati
Nonostante lโaumento delle risorse, i sindacati restano critici. Le sigle rappresentative del comparto scuola sottolineano che gli stanziamenti non sono sufficienti a coprire in modo equo e completo lโimpegno straordinario richiesto al personale scolastico. In particolare, vengono giudicate inadeguate le risorse per la formazione dei docenti e per rispondere alle esigenze specifiche del personale ATA, spesso sottodimensionato e gravato da un surplus di compiti.











