L’avvocato Francesco Sanfilippo, presidente del Dipartimento Disabilità del movimento guidato da Ismaele La Vardera, è intervenuto sulla questione dell’accessibilità delle spiagge libere nel Comune di Catania. A darne notizia la redazione LiveSicilia.
Persone con disabilità sempre più escluse
Sanfilippo e La Vardera denunciano che, a Catania, le persone con disabilità continuano a essere private del diritto fondamentale di accesso al mare. A preoccupare maggiormente, sottolineano, è l’assenza di risposte da parte dell’amministrazione comunale. L’avvocato Sanfilippo riferisce di aver atteso un riscontro istituzionale che, tuttavia, non è mai arrivato, motivo per cui si è visto costretto a fare chiarezza su una situazione che, in quanto cittadino, promotore di un’iniziativa sociale e persona con disabilità, ritiene ormai inaccettabile.
Proprio grazie al suo impegno, infatti, sono state donate tre sedie mare destinate a persone con disabilità. Le attrezzature sono state fornite da imprenditori, associazioni, cittadini e da un liceo statale, ed erano destinate al solarium di San Giovanni Li Cuti e alle spiagge libere n. 1 e n. 3.
Spazi non adeguati per disabili
“Già in occasione della consegna ufficiale dei presìdi – continua il presidente del dipartimento – avevo fatto presente all’assessore al Mare, Andrea Guzzardi, la totale impossibilità per le persone con disabilità di accedere alle attività di ristorazione, non conformi ai requisiti minimi di accessibilità. L’Assessore si era impegnato a intensificare i controlli sul rispetto dei requisiti previsti dalla normativa vigente ai fini del mantenimento delle licenze di somministrazione. Controlli che, per quanto è dato sapere, non risultano essere stati eseguiti”.
Nei giorni successivi alla consegna delle attrezzature, Sanfilippo si è recato personalmente al solarium e alle due spiagge libere per verificare se le persone con disabilità potessero effettivamente accedere al mare in modo sicuro e rispettoso della loro dignità. “Durante il sopralluogo – racconta – è stato rimosso un tubo che ostruiva il passaggio al solarium di San Giovanni Li Cuti, solo a seguito di apposita segnalazione. Mentre nella spiaggia libera n. 1, pur in presenza di diverse criticità, l’accesso al mare è comunque possibile, sebbene con difficoltà. Anche se la sedia Sole Mare della Offcar, fornita giovedì scorso, non è stata ancora consegnata. La spiaggia libera n. 3, invece, è una vera e propria offesa alla dignità delle persone con disabilità: le tavole di legno sono mal disposte e in pessimo stato, non permettono l’accesso al mare e risultano inutilizzabili”.
L’intervento della Capitaneria di Porto
Di fronte al silenzio dell’amministrazione, nonostante le segnalazioni inviate al sindaco di Catania e all’assessore competente, l’avvocato Sanfilippo ha deciso di rivolgersi alla Capitaneria di Porto, chiedendo la revoca immediata della concessione per le spiagge libere, in quanto sarebbero state riscontrate violazioni degli articoli 28 e seguenti.
“Una posizione grave – conclude il leader di Controcorrente, Ismaele La Vardera – sia sotto il profilo politico che su quello morale e giuridico: il Comune, in qualità di ente concedente, è responsabile della vigilanza sull’esecuzione degli obblighi convenzionali e ha l’obbligo di intervenire in presenza di violazioni che compromettono i diritti fondamentali, primo fra tutti quello all’accessibilità. Valuteremo se sussistano profili di responsabilità contabile, segnalando ogni elemento utile alle autorità competenti, inclusa la Corte dei Conti”.













