Nuovo intervento di bonifica presso la “voragine” di piazza della Repubblica, nel cuore di Catania. Gli agenti delle Volanti della Questura, in collaborazione con l’amministrazione comunale e i rappresentanti della proprietà dell’area, e dopo le continue richieste da parte dei residenti, hanno dato il via a un’operazione finalizzata alla bonifica e al recupero del decoro urbano dell’intera area.
Secondo intervento di bonifica
Si tratta del secondo intervento nell’area disposto dal Questore Giuseppe Bellassai, in risposta anche alle segnalazioni dei residenti di Corso Sicilia, organizzati in un comitato cittadino. Il primo intervento ha riguardato la rimozione, tramite l’impiego di una gru, di una baraccopoli realizzata con rottami e materiali metallici. In quell’occasione erano stati individuati cinque cittadini stranieri senza regolare permesso di soggiorno, successivamente trasferiti al CPR di Caltanissetta ed espulsi dal territorio nazionale. Al termine dell’intervento, l’area verrà riconsegnata ai legittimi proprietari. Nei prossimi giorni sono in programma ulteriori operazioni simili da parte della polizia nella stessa zona, con l’obiettivo di ristabilire condizioni di sicurezza.
Le prime operazioni
La scorsa settimana, il Comitato dei residenti aveva evidenziato come l’area fosse da tempo al centro di numerose segnalazioni, denunciando uno stato di grave degrado, pericolo per la sicurezza pubblica e criticità sotto il profilo igienico-sanitario. Secondo quanto riportato, la cosiddetta “voragine” si era trasformata in un rifugio per soggetti extracomunitari irregolari, coinvolti in attività illecite, generando paura e disagio tra i cittadini e compromettendo la vivibilità di un quartiere un tempo considerato il “salotto della città”. Dopo un primo intervento che aveva portato allo sgombero di una baraccopoli e al trasferimento al CPR di Caltanissetta di cinque stranieri privi di permesso di soggiorno, in questi giorni è stato eseguito un secondo intervento di bonifica, sempre su disposizione del Questore Giuseppe Bellassai.













