Tagli per 3 miliardi ai fondi destinati a strade e infrastrutture in Sicilia scatenano l’allarme tra sindaci, imprenditori e costruttori edili. Quattordici progetti in diversi Comuni e Liberi consorzi rischiano di saltare. Il presidente di Ance Sicilia, Salvo Russo, denuncia il silenzio generale e lo spostamento delle risorse verso il Nord, proprio mentre si chiede alla Sicilia di assumere un ruolo strategico nel Piano Mattei e nell’apertura ai mercati africani e mediorientali. Questo quanto diffuso durante la giornata di ieri. Non tarda però la risposta di Aricò pronto a smentire tutto.
Aricò smentisce: “Nessun taglio”
“Non risultano ad oggi provvedimenti statali che decurtino risorse destinate ad infrastrutture viarie o ferroviarie in Sicilia. Qualora venissero paventati tagli a danno di opere strategiche per l’Isola, il governo Schifani si batterà per far valere le proprie ragioni a tutela della mobilità e della sicurezza dei cittadini siciliani”. Aricò prosegue così: “l’unica riduzione di risorse, lineare in tutta Italia per un valore di 350 milioni di euro, riguarda le ex Province per la manutenzione straordinaria delle strade.Nel dettaglio, la ricaduta sui Liberi consorzi e le Città metropolitane in Sicilia è di circa 34 milioni per il biennio 2025-2026. Ma su questo aspetto desideriamo rassicurare i cittadini: continueremo a investire con determinazione sulla sicurezza e sull’ammodernamento della rete viaria dell’Isola. In particolare, vista l’importanza che il governo regionale riconosce ai collegamenti interni, con il presidente Schifani abbiamo già concordato che, nel caso in cui ci fossero già obbligazioni giuridicamente vincolanti, le risorse necessarie all’esecuzione delle opere saranno garantite da fondi regionali”.
I fondi per strade e infrastrutture
L’assessore Aricò ha sottolineato come, nella definizione del Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC), siano stati destinati circa 640 milioni di euro per migliorare la viabilità nelle aree interne, nei territori delle ex Province e nelle zone più vulnerabili. A questi si aggiungono risorse regionali per interventi straordinari di manutenzione, per la sicurezza stradale e per il completamento di opere strategiche. Complessivamente, i piani di investimento previsti ammontano a 37 miliardi di euro, distribuiti tra infrastrutture stradali, ferroviarie, portuali e edilizia pubblica. Sul fronte ferroviario, Aricò ha inoltre riferito che RFI ha recentemente confermato un aumento dei fondi per la Sicilia da 1,5 a oltre 1,8 miliardi di euro.