L’estate del 2025 segnerà l’inizio dei lavori per il Ponte sullo Stretto di Messina. Solo pochi giorni fa era stato approvato ufficialmente il progetto esecutivo, con scadenza primavera 2025. Secondo quanto dichiarato i lavori per la realizzazione di questa importante infrastruttura dureranno circa sette anni. L’obiettivo rimane sempre quello, creare un collegamento tra Reggio Calabria e Messina in soli 15 minuti. A confermare il cronoprogramma è stato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, intervenuto in collegamento da Napoli durante il convegno “Le Infrastrutture della Provincia di Agrigento e il Ponte sullo Stretto di Messina: La Sicilia Porta d’Europa nel Mediterraneo”, che si è tenuto al Teatro Pirandello di Agrigento.
Non solo Ponte ma anche aeroporto di Agrigento
Il Ministro Salvini durante la conferenza ha annunciato: “siamo in fase di chiusura se i numeri del business plan lo permetteranno l’aeroporto di Agrigento avrà la priorità e sarà inserito nel Piano Nazionale Aeroporti. La storia, il piano di sviluppo, l’ipotesi di crescita di un territorio come quello di Agrigento merita di essere considerato. La politica deve essere in grado di ascoltare, di trovare i soldi, di portare avanti delle leggi. Il 21 febbraio 2025 gli uffici del Ministero hanno concluso la prima istruttoria tecnico-economica sullo studio di fattibilità dell’aeroporto, esattamente un mese fa: stiamo andando avanti come promesso”.
Sul fronte del Ponte sullo Stretto, Salvini ha inoltre aggiunto di voler presenziare personalmente alla cerimonia di posa della prima pietra e ha confermato che l’avvio dei primi cantieri accessori è previsto entro l’estate 2025. Aggiungendo come il Ponte porterà migliaia di posti di lavoro in due delle province con i tassi di disoccupazione più alti d’Italia, Messina e Reggio Calabria, il ponte ridurrà le emissioni inquinanti e migliorerà il traffico.
Nuove visioni sul progetto del Ponte
Dal punto di vista burocratico, gli ultimi passaggi da completare comprendono la discussione in Consiglio dei Ministri e il confronto con la Commissione Europea, per dimostrare come il Ponte sullo Stretto sia un’infrastruttura strategica non solo per il Sud Italia, ma per l’intero Paese. L’obiettivo è chiudere il corridoio ferroviario e stradale che collega Palermo a Helsinki, passando per Roma, Milano e Berlino.
Ad intervenire a riguardo Fabio Corvo, presidente della Consulta degli Ordini degli Ingegneri di Sicilia: “esiste una correlazione tra il livello infrastrutturale e lo sviluppo economico di una regione. La Sicilia si trova al di sotto della media nazionale in entrambi i campi, prendiamo atto del riammodernamento della rete ferroviaria in corso che però senza il collegamento stabile col resto dell’Italia potrebbe influire solo ed esclusivamente sulla mobilità interna». Il presidente della Consulta ha aggiunto «il ponte è una concreta opportunità di sviluppo ed è assolutamente fattibile, gli studi tecnici non pongono rischi correlati ai sismi e al vento, è l’unica chances che la Sicilia abbia mai avuto per diventare davvero la Porta d’Europa nel Mediterraneo”.