Catania, nel mese dedicato alla celebrazione della donna, l’Associazione #Donnevietatomorire torna in città con i suoi corsi gratuiti di difesa personale. Un’iniziativa che ha l’obiettivo di non solo insegnare alle donne come difendersi da eventuali aggressioni fisiche, ma anche di rinforzare l’autostima e creare una rete di solidarietà tra le partecipanti. L’iniziativa è possibile grazie alla collaborazione con l’associazione sportiva T-Trainer C.S.K.S. Catania, tenuta dal maestro Santo Torre e il supporto dell’imprenditore Antonio Cafaro.
Un supporto per le donne nella nostra società
Fondata da Valentina Capizzi, l’associazione ha visto crescere in modo costante la sua attività, coinvolgendo sempre più donne in tutto il territorio catanese, questi corsi, attivi ormai da due anni, non si limitano a trasmettere tecniche di difesa personale, ma sono anche un’occasione di crescita personale per le partecipanti;
“Vogliamo che le donne, oltre ad imparare a proteggersi, si sentano parte di una comunità che condivide esperienze e desideri di cambiamento”, afferma Valentina Capizzi.
In un mondo dove le violenze sulle donne sono ancora una realtà drammatica, la difesa personale si configura come uno strumento di empowerment fondamentale. Non si tratta solo di capacità fisiche, ma di consapevolezza, autostima e preparazione mentale per affrontare situazioni di pericolo, siano esse fisiche che psicologiche. La difesa personale diventa così uno strumento per cambiare la mentalità collettiva, per far comprendere che ogni donna ha il diritto di sentirsi sicura, protetta e in grado di reagire in situazioni di aggressione, come quella di cui abbiamo trattato nell’articolo Catania, violenza domestica: dopo 5 anni arriva la denuncia.
L’incontro che si terrà il 24 marzo 2025 alle ore 19 presso la sede dell’associazione sportiva T-Trainer C.S.K.S. di Catania sarà un’occasione per approfondire l’importanza di queste tecniche e scoprire le esperienze di chi, come gli esperti presenti all’incontro, si batte ogni giorno per il benessere delle donne. Saranno infatti presenti figure di rilievo come il vice prefetto Sarita Giuffré, il giudice del Tribunale di Catania Santino Mirabella, la presidente della struttura Santa Maria degli Angeli, Grazia Isgrò, che accoglie mamme e bambini vittime di violenza, e ovviamente Antonio Cafaro, che ha scelto di impegnarsi nella causa. Inoltre, non mancherà il supporto della psicologa Elvira Diolosa, che aiuterà a esplorare anche gli aspetti psicologici legati alla violenza e al trauma.
Tecniche di autodifesa e solidarietà femminile
I corsi saranno condotti dai Maestri di Karate Santo Torre ed Eleonora Ceruti, due figure che da anni si dedicano alla diffusione della disciplina in Sicilia. Grazie alla loro esperienza internazionale, i partecipanti potranno apprendere tecniche efficaci, ma anche avvicinarsi a un percorso di consapevolezza e fiducia in se stessi.
Le lezioni di difesa personale non sono solo un allenamento fisico, ma anche un’opportunità per le donne di creare legami di solidarietà. Imparare a difendersi significa, infatti, comprendere l’importanza di fare squadra, di sostenersi a vicenda, creando una rete che non solo protegge ma che dà forza.
Un progetto che va oltre la difesa fisica
Il progetto #Donnevietatomorire non è solo un’iniziativa di autodifesa: è un messaggio che sottolinea il diritto delle donne a vivere libere dalla paura, a non essere mai più vittime, a reagire a qualsiasi forma di violenza. Le tecniche di difesa sono solo la parte visibile, ma il vero obiettivo è un cambiamento culturale che dia alle donne il coraggio di riprendersi la propria vita, di essere consapevoli delle proprie potenzialità e di imparare a dire “no” quando necessario, non sentendosi a rischio ogni qualvolta si ritrovano da sole in strada.