La Filca Cisl di Catania esprime soddisfazione per i dati positivi registrati nel settore edilizio, evidenziando un importante incremento nell’occupazione e nella massa salari. Il segretario generale della Filca Cisl Catania, Giuseppe Famiano, ha sottolineato che i lavoratori attivi sono passati da 13.066 nel 2023 a 14.104 nel 2024, con un aumento significativo della massa salariale, che รจ passata da 129 milioni a circa 144 milioni di euro. Inoltre, le imprese edili in provincia di Catania sono aumentate da 2.479 nel 2023 a 2.622 nel 2024, dimostrando una crescita continua del settore.
Opere pubbliche e cantieri: un settore in forte espansione
Nel 2024, Catania ha registrato il maggior numero di cantieri aperti nel settore privato con oltre 4.050 cantieri, rispetto ai 3.726 del 2023, e un aumento notevole negli appalti pubblici, con 829 cantieri avviati rispetto ai 621 del 2023. Tra le principali opere in corso spiccano i lavori per l’autostrada Catania-Ragusa, il lotto della metropolitana di Catania Paternรฒ-Misterbianco e il futuro lotto Catania-Misterbianco Centro, previsto per il 2025. Inoltre, sono partiti lavori cruciali come la cittadella giudiziaria e il cantiere dell’ex ospedale Vittorio Emanuele, destinato a diventare un polo museale. Questi progetti rappresentano una spinta significativa per l’economia locale e il miglioramento delle infrastrutture.
La sicurezza sul lavoro: una prioritร da non sottovalutare
Nonostante i progressi nel settore, la Filca Cisl di Catania mette in evidenza che il tasso di infortuni sul lavoro rimane elevato nella provincia etnea, uno dei piรน alti della regione. Giuseppe Famiano ha ribadito l’importanza di non abbassare la guardia sulla sicurezza nei cantieri. Nonostante gli sforzi per migliorare la prevenzione, la Filca Cisl continua a lottare per garantire che tutti i lavoratori edili operino in condizioni di sicurezza, nel rispetto delle normative vigenti e senza rischio di sfruttamento. Il contrasto al lavoro nero e il miglioramento delle condizioni di lavoro resteranno al centro delle battaglie sindacali anche nel 2025.