Recentemente la polizia ha effettuato diversi controlli volti a verificare la tracciabilità di tutti gli alimenti destinati alla vendita. I controlli si sono concertati proprio in una delle vie principali di Catania: Via Etnea. L’intervento ha avuto l’obiettivo di verificare la tracciabilità dei prodotti venduti e il rispetto delle normative vigenti.
Sotto il mirino della polizia due venditori abusivi di succhi di arance e melograno. Di seguito i dettagli dell’operazione.
Il primo venditore è stato sorpreso senza alcuna autorizzazione. Durante i controlli, gli agenti hanno riscontrato una lunga serie di irregolarità, tra cui la mancanza di licenza per vendere su suolo pubblico, l’assenza di requisiti professionali per la vendita di alimenti e la carenza di documenti, che certificano l’inizio dell’attività commerciale. Inoltre, il carretto utilizzato come punto vendita è stato trovato privo di tracciabilità per i prodotti ortofrutticoli in vendita.
In seguito a queste irregolarità, sono stati sequestrati 18 chili di arance e 15 chili di melograni, insieme all’attrezzatura del venditore, compreso il carretto. Per le violazioni commesse, sono state comminate sanzioni per un totale di 15.000 euro.
Il secondo venditore, pur essendo in possesso delle dovute autorizzazioni, non ha rispettato l’obbligo di garantire la tracciabilità dei prodotti venduti. Per questa ragione, anche in questo caso, è stato necessario procedere al sequestro di parte della merce, con 60 chili di arance e 40 chili di melograni confiscati. La sanzione per questa infrazione ammonta a 1.500 euro.
Nonostante il sequestro, tutta la frutta confiscata è stata destinata a un gesto di solidarietà. Tutta la merce è stata infatti donata a una cooperativa che si occupa dell’assistenza ai meno abbienti. Un’iniziativa che ha reso il sequestro un’opportunità di supporto per chi è in difficoltà.
L’operazione non si è limitata al commercio ambulante. Anche i controlli sui passeggeri degli autobus di linea extraurbana hanno avuto esito positivo. Un cittadino extracomunitario, trovato in posizione irregolare, è stato identificato e avviata per lui la procedura di espulsione, che sarà seguita dall’Ufficio Immigrazione della Questura.
L’operazione è stata coordinata dall’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura, coinvolgendo numerosi reparti. Tra questi, i poliziotti della Squadra Volanti, delle Motovolanti, del Reparto Prevenzione Crimine “Sicilia Orientale”, l’Unità Cinofila, insieme al personale della Polizia Locale e del Corpo Forestale. Un impegno sinergico che ha contribuito a rendere più sicura la zona e a combattere le attività illegali.
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