I Giovani Democratici (GD), l’organizzazione giovanile del Partito Democratico, hanno lanciato una proposta audace per frenare l’emigrazione giovanile dalla Sicilia e migliorare le condizioni di lavoro per i giovani stagisti. Il loro emendamento alla legge finanziaria regionale chiede l’aumento della retribuzione minima per gli stagisti siciliani, attualmente fissata a soli 300 euro mensili.
Marco Greco, esponente dei Giovani Democratici, denuncia una situazione preoccupante: “in Sicilia i tirocini sono sottopagati e i giovani sfruttati, mentre i fondi pubblici vengono sperperati in mancette e favori a chi ha le giuste conoscenze politiche.” La critica si concentra sulla gestione delle risorse pubbliche, accusando la classe politica di non investire nei settori che potrebbero dare un futuro ai giovani siciliani.
Greco insiste sull’urgenza di un cambio di rotta, aggiungendo: “occorre incrementare l’indennità minima prevista per i tirocini extracurriculari, garantendo una retribuzione più equa e dignitosa, come accade in altre regioni italiane.” La proposta mira a rendere la Sicilia più attrattiva per i giovani talenti, migliorando la loro qualità della vita e offrendo opportunità reali di crescita professionale senza dover emigrare.
Fausto Terrana, altro esponente dei Giovani Democratici, sottolinea l’opportunità che l’Assemblea Regionale Siciliana (ARS) ha di migliorare concretamente la vita dei giovani. “Vogliamo credere che i deputati sceglieranno di destinare risorse a questa causa, piuttosto che alimentare piccoli sistemi di potere, come dimostrato dal caso Auteri”, afferma, facendo riferimento a scandali di mala gestione politica.
La proposta avanzata dai GD prevede l’istituzione di un fondo regionale di co-contribuzione alle imprese. Questo fondo permetterebbe di incrementare in modo stabile e duraturo la retribuzione degli stagisti senza gravare pesantemente sui bilanci delle aziende siciliane.
La proposta è stata sottoposta ai deputati del Partito Democratico all’Ars, ma l’obiettivo dei Giovani Democratici è che tutte le forze politiche possano unirsi su questo tema cruciale. “Speriamo che questa proposta venga condivisa da tutte le forze politiche, dando un segnale concreto di supporto a tutti i giovani siciliani,” concludono. Un’iniziativa che, se accolta, potrebbe segnare una svolta significativa per il futuro lavorativo dei giovani in Sicilia.
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