Nel secondo trimestre del 2024, il reddito reale delle famiglie italiane ha registrato un decisivo aumento, posizionandosi così tra i migliori risultati dell’area OCSE. Con un incremento dell’1% rispetto al trimestre precedente, l’Italia si conferma tra i Paesi del G7 con la crescita più alta, in linea con il Regno Unito che ha visto un miglioramento del reddito reale familiare dell’1,1%. In un contesto di rallentamento generale, dove la media di crescita dei Paesi OCSE si attesta allo 0,4%, l’Italia risalta quindi positivamente, soprattutto considerando il leggero calo del PIL pro capite, cresciuto solo dello 0,3% nello stesso periodo.
Questi risultati emergono dalla nota pubblicata dall’OCSE, che ha analizzato tutti i dati relativi ai redditi delle famiglie per i principali Paesi della propria area di influenza.
Sebbene l’aumento del reddito reale in Italia sia motivo di ottimismo, la tendenza generale tra i Paesi OCSE riflette un rallentamento rispetto ai trimestri precedenti. Nel primo trimestre del 2024, infatti, la crescita media dell’area OCSE era stata circa dell’1,3%, una cifra nettamente superiore rispetto allo 0,4% del secondo trimestre. Questa decelerazione, secondo l’OCSE, è attribuibile a svariati fattori economici, tra cui una contrazione del PIL pro capite e una diminuzione della crescita dei salari in diversi Paesi.
Dei 15 Paesi per i quali l’OCSE ha fornito dati, solo 8 hanno registrato un aumento nel reddito reale delle famiglie, mentre 7 hanno riportato una riduzione. Tra le economie avanzate del G7, il reddito delle famiglie è calato in modo significativo in Canada e Germania, mentre l’Italia e il Regno Unito hanno ottenuto i risultati migliori. Questo andamento misto evidenzia una discrepanza tra Paesi che, pur condividendo condizioni economiche simili, hanno risposto in modo molto diverso alle attuali sfide economiche.
Un’analisi più approfondita rivela come le economie più avanzate stiano rispondendo in modo differente alla fase attuale del ciclo economico. Gli Stati Uniti, ad esempio, hanno registrato un incremento del reddito reale delle famiglie dello 0,4% nel secondo trimestre, ma in diminuzione rispetto all’1,2% del primo trimestre. Secondo l’OCSE, questa flessione è in parte dovuta a una ridotta crescita salariale e a un minor sostegno governativo in termini di prestazioni sociali. Anche la Francia ha visto una crescita, sebbene modesta, dello 0,3%, anch’essa in calo rispetto al trimestre precedente (0,5%).
La situazione in Germania è meno positiva, ha riportato una contrazione dello 0,2% del reddito reale delle famiglie e una diminuzione del PIL pro capite dello 0,3%. Questo calo è attribuibile a una crescita debole dei salari e dei redditi da capitale, aggravata da un aumento delle imposte sui redditi e sul patrimonio. Anche il Canada ha registrato un calo del reddito delle famiglie pari allo 0,2%, segnando il quinto trimestre consecutivo di riduzione. .
Oltre ai Paesi del G7, il secondo trimestre 2024 ha visto variazioni significative anche per altre economie dell’OCSE. Tra i Paesi con le migliori performance figura il Portogallo, che ha registrato un aumento del reddito reale delle famiglie pari al 2,1%. Tale crescita è stata principalmente trainata dall’aumento delle retribuzioni dei dipendenti, che tra la fine del 2021 e il secondo trimestre 2024 hanno visto una crescita reale del 23%, un risultato che ha superato anche le principali economie del G7.
In controtendenza al Portogallo, i Paesi Bassi hanno subito la contrazione più severa del reddito reale delle famiglie nell’intera area OCSE, pari a un calo del 2,3%. Questo declino è stato influenzato soprattutto dalla diminuzione dei redditi da capitale, associata a un aumento delle imposte sul reddito e sulla ricchezza, nonostante il PIL pro capite abbia registrato una crescita dello 0,9% circa. Tali dati indicano che in Paesi come i Paesi Bassi, nonostante la crescita del PIL, l’aumento delle tasse e la diminuzione dei redditi da investimenti abbiano inciso sulla capacità di spesa delle famiglie.
In vista della discussione sulla Manovra 2025, questi dati OCSE potrebbero influenzare il dibattito politico italiano, orientando il governo verso misure di sostegno alla capacità di spesa delle famiglie. La crescita del reddito reale registrata in Italia nel secondo trimestre del 2024 è un dato senza dubbio incoraggiante, ma andrà verificato in futuro se sarà possibile mantenere questo trend, in un contesto di grandi pressioni economiche globali e incertezza internazionale.
Con un contesto globale di crescita rallentata, il governo italiano dovrà quindi valutare con attenzione come intervenire per supportare il reddito delle famiglie italiane, cercando di mantenere elevato il potere d’acquisto e sostenere la crescita interna.
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