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Bonus mamme 2025, nuove modifiche all’esonero dei contributi

Bonus mamme: torna nel 2025 a restringere il campo, difatti il Governo dopo aver esteso quest’anno il bonus anche a mamme con due soli figli, dall’anno prossimo si ritorna ad un minimo di tre figli.

Potranno, dunque, avere il bonus le mamme lavoratrici con tre o più figli. Di seguito tutte le informazioni necessarie per accedere al bonus.

Bonus mamme, cos’è l’esonerato contributivo

Si tratta di una riduzione della contribuzione previdenziale che ha l’obiettivo di favorire la conciliazione tra vita lavorativa e vita familiare, è concesso a lavoratrici dipendenti sia del settore privato che pubblico.

Grazie al bonus le lavoratrici, nel 2025, non verseranno:

  • il contributo IVS se dipendenti del settore privato, cioè l’insieme dei contributi previdenziali dovuti per invalidità, vecchiaia e superstiti (IVS);
  • il contributo FAP se dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni. In tal caso la misura si applica come bonus mamme nella Pubblica Amministrazione.

Bonus mamme,  i requisiti

Come già detto sopra il requisito principale è essere madre di tre o più figli, che si hanno a carico, ma ecco gli altri:

  • risultano essere lavoratrici dipendenti del settore pubblico e privato;
  • sono assunte a tempo indeterminato;
  • il figlio più giovane ha meno di 18 anni;

Bonus mamme, come funziona e cosa spetta

L’esonero funziona mediante il riconoscimento diretto in busta paga di uno sconto del 100% dei contributi previdenziali (IVS o FAP), riparametrati su base mensile, fino ad un massimo di 3.000 euro annui.

Ogni mese le mamme vedranno aumentare il proprio stipendio netto, poiché non dovranno versare la quota dei contributi solitamente a suo carico. Per le mamme che hanno contratti part- time o apprendistato l’esonero è proporzionale alle ore lavorate.

Invece, se il contratto a tempo indeterminato viene stipulato successivamente alla condizione di essere madre di 3 o più figli, l’esenzione sarà applicata dalla data di inizio del contratto a tempo indeterminato, riconoscendo gli arretrati.

Bonus mamme, a quanto ammonta

L’esonero ammonta al 9,19% dello stipendio, pari alla quota da versare come contributo IVS per le dipendenti del settore privato e contributo FAP per quelle della PA.

L’esonero contributivo massimo annuo  è di 3.000 euro per un massimo mensile di 250 euro. Per i rapporti di lavoro instaurati o risolti nel corso del mese, tale soglia va riproporzionata assumendo a riferimento la misura di 8,06 euro (250 euro / 31) per ogni giorno di fruizione dell’esonero contributivo.

I limiti sono gli stessi anche per i rapporti di lavoro part-time, per i quali non è richiesta una riparametrazione dell’ammontare dell’ esonero spettante.

Bonus mamme, come richiederlo

Per richiedere l’esonero le mamme lavoratrici possono seguire due strade:

  • rivolgersi al datore di lavoro e comunicare l’intenzione di usufruire dell’esonero, indicando il numero dei figli e fornendo il codici fiscale degli stessi. In questo caso le interessate devono presentare richiesta scritta usando un modulo fac, consegnandolo debitamente compilato e sottoscritto. Pertanto, la fruizione dell’esonero in oggetto non è subordinata alla presentazione di una specifica domanda di accesso all’Istituto da parte della lavoratrice interessata;
  • comunicare direttamente all’INPS le informazioni relative ai codici fiscali dei figli mediante un’applicazione denominata “Utility Esonero Lavoratrici Madri”, con il quale è stato precisato anche che l’utilizzo di tale applicativo è limitato ai soli casi in cui per la lavoratrice, già fruitrice del bonus in trattazione, non siano stati inseriti i codici fiscali dei figli nei flussi Uniemens.

L’applicativo “Utility Esonero Lavoratrici Madri”, è disponibile mediante accesso al sito dell’Inps, al seguente percorso“Imprese e Liberi Professionisti” > “Esplora Imprese e Liberi Professionisti” > sezione “Strumenti” > “Vedi tutti” > “Portale delle Agevolazioni (ex DiResCo)” > “Utilizza lo strumento”, autenticandosi con la propria identità digitale di tipo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) almeno di Livello 2, CNS (Carta Nazionale dei Servizi) o CIE (Carta di Identità Elettronica) 3.0.

Dopo aver seguito i passaggi bisognerà fornire all’INPS le informazioni relative ai figli, dopo aver selezionato la voce “Utility Esonero Lavoratrici Madri”in “Elenco domande di sgravio”, si procede con la dichiarazione degli identificativi, fornendo codici fiscali o le informazioni anagrafiche dei figli.

Terminata la procedura l’esonero dei contributi sarà applicato automaticamente in busta paga, non appena disponibile.

Bonus mamme, arrivo e scadenza esonero

Una volta presentata la richiesta e verificate le informazioni, l’esonero sarà applicato sulla basta paga dal mese successivo alla comunicazione, con retroattività in caso di arretrati non ancora goduti.

Il bonus scade il 31 Dicembre 2026 o nel mese di compimento del 18° anno di età del figlio più piccolo, nel caso in cui l’evento avvenga prima della data di scadenza fissata.

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