“La legge approvata dal Parlamento rappresenta un passaggio fondamentale per la costruzione di un sistema scolastico che responsabilizzi i ragazzi e restituisca autorevolezza ai docenti”, dichiara il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.
L’aula della Camera ha approvato con 154 voti favorevoli il Ddl sulla valutazione degli studenti. Il provvedimento, già approvato al Senato, è legge.
Diventano, dunque, legge le modifiche alla valutazione del comportamento degli studenti delle scuole secondarie contenute nel Ddl, riguardante la “Revisione della disciplina in materia di valutazione degli studenti, di tutela dell’autorevolezza del personale scolastico nonché di indirizzi scolastici differenziati”.
Nel caso in cui l’alunno dovesse avere una valutazione pari a sei decimi, il consiglio di classe sospende il giudizio, senza ammettere immediatamente l’alunno alla classe successiva. Gli viene assegnato un elaborato critico in materia di cittadinanza attiva d solidale.
Si tratta di un elaborato la cui valutazione permette o meno l’ammissione alla classe successiva. La mancata presentazione del lavoro prima dell’inizio dell’anno scolastico successivo comporta una valutazione non sufficiente, con conseguente non ammissione alla classe successiva.
Se la valutazione della condotta dovesse essere inferiore a sei decimi, il consiglio delibera la non ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato conclusivo del percorso di studi.
Aumenta il peso del voto di condotta anche per coloro i quali hanno superato la sufficienza, un sette non può bastare per coloro i quali puntano a voti altri. La fascia di credito scolastico più alta potrà essere assegnata, infatti, solo agli studenti che avranno un voto pari o superiore a nove decimi nella condotta.
Le modifiche approvate dal Ddl riguardano, inoltre, la riforma dell’Istituto dell’allontanamento degli studenti dalla scuola per un periodo non superiore a quindici giorni, cosicché:
Il testo, inoltre, sostiene che in caso di sentenza di condanna per reati connessi a danno di un dirigente scolastico o di un membro del personale docente, educativo, amministrativo, tecnico o ausiliario della scuola, a causa del suo lavoro o durante lo svolgimento delle sue mansioni, viene predisposta una multa da 500 euro a 10.000 euro a titolo di riparazione pecuniaria in favore dell’istituzione scolastica di appartenenza della persona offesa.
Il Ministro ha detto che una parte della complessa riforma che include anche la modifica della valutazione alla Primaria avrà attuazione da quest’anno scolastico. Saranno i dispositivi normativi attuativi a dare indicazioni.
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