Negli ultimi mesi, l’Etna ha mostrato segni di un’intensa attività vulcanica, portando a un significativo cambiamento morfologico del suo paesaggio. In particolare, il cratere Voragine, uno dei quattro principali crateri sommitali del vulcano, ha guadagnato in altezza, raggiungendo una nuova quota record. Secondo il bollettino settimanale pubblicato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) – Osservatorio Etneo, nel periodo compreso tra il 9 e il 15 settembre 2023, l’orlo orientale del cratere ha toccato i 3.403 metri sul livello del mare. Questo sviluppo lo rende il cratere più alto dell’Etna, sorpassando il cratere di Sud-Est, che deteneva il primato dal 10 agosto 2021 con un’altezza stimata di 3.347 metri.
Il cratere Voragine aveva già superato il Sud-Est nel luglio 2023, quando era stato misurato a 3.369 metri. Prima di questa recente ascesa, il primato di altezza era detenuto per decenni dal cratere di Nord-Est, a partire dagli anni Settanta. Questo dato evidenzia la natura dinamica e in continua evoluzione dell’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa. Le variazioni altimetriche sono causate dall’accumulo di materiale lavico e piroclastico generato dalle eruzioni, che possono modificare rapidamente il profilo del vulcano.
Un altro cratere che ha registrato un aumento significativo è la Bocca Nuova, che ha raggiunto la quota di 3.380 metri. Il Voragine, tuttavia, è quello che ha subito la crescita più spettacolare. Questo cratere era rimasto inattivo per oltre tre anni, con l’ultima emissione di cenere datata 3 aprile 2021. Tuttavia, dal 14 giugno 2023 ha iniziato una debolissima attività stromboliana, caratterizzata da piccole esplosioni intermittenti, che è progressivamente aumentata di intensità. Questo fenomeno si è evoluto in fontane di lava, contribuendo all’accumulo di materiale piroclastico sui bordi del cratere, determinando la sua crescita in altezza.
Secondo l’INGV, la misurazione dell’altezza del cratere Voragine ha un margine di errore stimato in circa un metro. Queste variazioni altimetriche sono monitorate costantemente grazie all’impiego di tecnologie avanzate e rappresentano un indicatore importante dell’attività vulcanica dell’Etna. Il vulcano continua a essere oggetto di studi approfonditi, data la sua rilevanza geologica e il suo impatto potenziale sulle aree circostante.
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