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Catania, servizio idrico: adozione di tariffe uniche

La gestione dei servizi idrici in alcuni comuni della provincia di Catania è da tempo oggetto di molteplici polemiche e critiche. Giovanni Lo Schiavo, portavoce dell’Unione Provinciale Cisal, e Pietro Scalia, segretario provinciale di Cisal FederEnergia, hanno espresso preoccupazioni circa la situazione attuale del gestore unico Sie – Servizi Idrici Etnei S.p.A.
Lo Schiavo definisce la situazione come “insostenibile e incresciosa, degna di un Paese del terzo mondo,” sottolineando come essa penalizzi gravemente la collettività. Scalia, inoltre, evidenzia il rischio concreto di perdere fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), che dovrebbero essere utilizzati tempestivamente per migliorare il servizio.

Le parole del sindacato

Il sindacato Cisal sottolinea la necessità di chiarire i ruoli e le strutture del gestore unico responsabile del servizio idrico in vari comuni della provincia di Catania. Per questo motivo, è stato richiesto un incontro con gli organi di governo dell’area catanese. Inoltre, la Cisal propone la creazione di un tavolo tecnico che possa gestire la transizione e facilitare l’aggregazione delle gestioni esistenti. Questo tavolo dovrebbe basarsi su un piano industriale che derivi dalla valutazione delle infrastrutture e delle risorse umane da integrare nel gestore unico provinciale.

Il sindacato ribadisce l’importanza di garantire i diritti dei lavoratori attuali, i quali devono essere trasferiti rispettando le normative regionali e nazionali. La mancata nomina di un nuovo amministratore per Sie, a causa di divergenze politiche, potrebbe danneggiare sia gli utenti che i lavoratori. Un servizio idrico integrato e moderno richiede risorse umane adeguate, investimenti significativi e una pianificazione efficace, elementi essenziali per un territorio metropolitano con vocazione turistica come quello della provincia di Catania.

Cisal Catania

Cisal Catania insiste sulla necessità di unificare il sistema tariffario e adottare standard uniformi per tutti gli utenti, al fine di eliminare le disparità tra i territori meno dotati di risorse idriche e le fasce più deboli della popolazione. La mancanza di una visione unitaria ha finora impedito agli amministratori locali di intraprendere azioni condivise, spesso temendo gli aumenti tariffari necessari per migliorare il servizio.

Lo Schiavo dichiara: “un servizio idrico integrato, moderno ed efficiente dovrebbe essere un fiore all’occhiello per l’area metropolitana di Catania, garantendo elevati standard di qualità sia per gli utenti che per il sistema produttivo locale, considerato un bene comune.”

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