Il mare che fu teatro della Battaglia delle Egadi continua a svelare preziosi tesori archeologici. Durante la campagna di ricerche di agosto, รจ stato recuperato un rostro in bronzo trovato a una profonditร di circa 80 metri.
Il reperto รจ stato riportato in superficie grazie al lavoro dei sommozzatori specializzati della “Society for Documentation of Submerged Sites” (Sdss), con l’assistenza della nave oceanografica โHercules.โ Quest’ultima, dotata di sofisticate attrezzature, ha reso possibile negli anni l’identificazione e il recupero di numerosi manufatti legati al significativo evento storico del III secolo a.C.
Il rostro รจ stato trasportato al laboratorio di primo intervento situato nell’ex Stabilimento Florio di Favignana, dove รจ giร sotto l’esame degli archeologi della Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana. Le sue caratteristiche risultano simili a quelle dei rostri recuperati in precedenti spedizioni: la parte anteriore presenta un’elaborata decorazione in rilievo raffigurante un elmo Montefortino adornato con tre piume nella parte superiore. Tuttavia, le numerose incrostazioni marine impediscono ancora di determinare la presenza di eventuali iscrizioni.
Le operazioni di ricerca nel tratto di mare tra Levanzo e Favignana sono in corso da circa 20 anni e sono condotte da un team congiunto, composto dalla Soprintendenza del Mare, dalla Rpm Nautical Foundation statunitense e dalla Sdss.