È stato recentemente scoperto un nuovo piccolo tempio all’interno del Parco di Selinunte. Il ritrovamento è il risultato del lavoro decennale degli archeologi dell’Institute of Fine Arts-NYU e dell’Università degli Studi di Milano. Questi studiosi, impegnati negli scavi a Selinunte, hanno approfondito lo studio dei santuari urbani all’interno del grande muro di peribolo dell’Acropoli, portando alla luce sezioni di insediamenti e affascinanti reperti.
Il lavoro svolto è di tale rilevanza che i progressi fatti durante questa ultima campagna di scavi potrebbero portare a una revisione del perimetro dell’area, se le ipotesi avanzate dovessero essere confermate, affermano i ricercatori. Al momento, si ritiene che i reperti rinvenuti possano risalire al periodo compreso tra il Corinzio Medio e il Corinzio Tardo, ovvero tra il 580 e il 570 a.C. Questi reperti offriranno l’opportunità di esaminare le tecniche di costruzione, il sollevamento e l’installazione dei blocchi, fornendo così ulteriori dettagli sui primi cinquant’anni di storia di Selinunte (630-570 a.C.).
Stando a quanto si legge nella nota in cui si rende pubblico il ritrovamento: “le esplorazioni riguardano più zone del grande santuario urbano sull’acropoli, tra le aree di culto più significative del mondo greco dell’età arcaica e classica, dove la missione ha individuato con certezza il grande accesso monumentale a nord-ovest, ma anche un ambiente con un pozzo circolare, diversi oggetti, monete e un gioiello in oro, oltre a una struttura che parrebbe condurre a un tempietto non ancora conosciuto, non grandissimo e senza colonne”.