Su indicazione del sindaco Enrico Trantino, il Comune di Catania ha, da lunedì, avviato un piano straordinario per lo smaltimento della cenere vulcanica prelevata dai cittadini dagli spazi privati. Sono previste, infatti, diverse modalità di ritiro, dai centri di raccolta di viale Tirreno, via Gianni e viale Pecorino, durante i consueti orari di apertura e, a partire da ieri, sono stati allestiti sei centri mobili di raccolta dislocati in vari punti della città, operativi ogni giorno dalle 9 alle 16. Questi sono situati nei pressi dell’istituto scolastico Gemmellaro; via Imperia; via Badia; via Barletta; piazzale Asia; piazzale Acquicella.
A partite dalla giornata di oggi, via alla raccolta dei sacchi contenenti la cenere vulcanica presso le abitazioni e attività. La raccolta andrà avanti ogni mercoledì mattina per quattro settimane consecutive.
In vista di autunno e inverno, con l’arrivo delle piogge, l’attenzione si sposta su tombini, caditoie e pozzetti, non solo nel territorio del Comune di Catania, ma anche in provincia. Il Codacons ha, infatti, chiesto una verifica approfondita al fine di prevenire allagamenti in caso di forti piogge. È, infatti, risaputo come la via Etnea sia un punto critico, spesso soggetto ad allagamenti vari.
Il Codacons ha dato mandato all’avvocato Bruno Messina, vice presidente regionale, di diffidare i sindaci di Catania e dei comuni interessati alla caduta di sabbia vulcanica, al fine di intervenire urgentemente.