Chiude definitivamente la discarica di Lentini. Più di 200 comuni non potranno smaltire i rifiuti. Si teme una seria emergenza ambientale.
Lo scorso venerdì, 21 giugno, è stata chiusa definitivamente la discarica di Lentini, situata in provincia di Siracusa. Discarica che riceveva quotidianamente i rifiuti di circa 200 comuni dell’intera Sicilia orientale, tra questi anche quelli della città di Catania. A comunicarlo la Sicula Trasporti , azienda che attualmente gestisce la discarica.
Ad essere chiuso è l’impianto di trattamento meccanico biologico (TMB), che separa la cosiddetta frazione umida dei rifiuti (i rifiuti organici) da quella secca (metalli, carta, plastiche e vetro).
Secondo Sicula Trasporti la decisione è stata presa a seguito di due provvedimenti. Uno risalente al 10 giugno dell’assessorato regionale del Territorio e dell’Ambiente e l’altro del 20 giugno del giudice per le indagini preliminari (gip) di Catania. Entrambi provvedimenti che hanno negato l’autorizzazione al proseguimento dell’attività dell’impianto in attesa delle verifiche per la valutazione d’impatto ambientale (VIA), una procedura che ha lo scopo di individuare eventuali rischi per l’ambiente.
L’azienda ha dichiarato di non essere in grado di trovare altre discariche dove conferire i rifiuti: “non abbiamo valide alternative e pertanto comunichiamo la immediata chiusura, a partire dalle 12 di oggi, degli impianti di Trattamento meccanico e biologico di contrada Coda Volpe fino a differenti provvedimenti dell’autorità competenti”.
La chiusura delle discarica di Lentini potrebbe causare enormi problemi nella gestione dei rifiuti nella zona. Inevitabilmente nei prossimi giorni molte città si ritroveranno sommerse dai rifiuti e con il caldo torrido a che potrà peggiorare una possibile emergenza ambientale.
Il sindaco di Catania Enrico Trantino ha commentato la chiusura della discarica in un video sulla sua pagina Facebook, dichiarando che: “quello che possiamo fare come cittadinanza che vuole evitare di vivere un’emergenza sanitaria, è di conferire solamente il rifiuto previsto dal calendario del ritiro. […] Dobbiamo evitare che nasca un’emergenza e si generino quelle discariche che non saremmo più in condizione di liberare, non so fra quanto tempo, con un accumulo di rifiuti che sarebbe drammatico per la nostra città“.
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