Il vermocane, nuovo parassita presente nei nostri mari, è probabilmente uno dei più temibili: vorace, carnivoro e difficile da uccidere. Assomiglia ad un millepiedi terrestre di dimensioni considerevoli (da pochi centimetri fino ad un metro di lunghezza). Presenta un manto di setole urticanti capaci di penetrare la pelle umane e di causare una forte irritazione anche per diverse ore. Oltre all’aspetto offensivo, il vermocane presenta anche una spiccata resilienza: se spezzato in due non muore e si rigenera da ambo le metà.
La specie, originaria delle zone tropicali dell’Oceano Atlantico e delle zone più calde del Mar Mediterraneo, ha conosciuto una rapida espansione grazie all’aumento delle temperature arrivando massicciamente nei mari di Sicilia, Calabria e Puglia.
I biologi dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale hanno concentrato le loro attenzioni sullo studio del verme a seguito di numerosi disagi registrati da bagnanti e pescatori.