Svolta per la Regione Siciliana: secondo le ultime notizie, la Sicilia avrà la possibilità di usufruire di fondi triplicati, nonché dell’incremento del numero delle borse di dottorato regionali. Secondo le ultime notizie, queste passeranno da circa 50 a 130 circa, coadiuvate da regole più snelle, dando un maggiore impulso alla collaborazione scientifica.
La Regione, di per sé, tramite il dipartimento regionale dell’Istruzione, dell’università e del diritto allo studio, avrà la possibilità di investire sull’alta specializzazione post-laurea, potenziando le borse per i dottorati di ricerca all’interno dei principali atenei siciliani.
Questo è quanto è stato illustrato nella sala conferenze dell’assessorato dell’Istruzione e formazione professionale, dove erano presenti l’assessore regionale e i rettori di Palermo, Catania, Messina, Kore di Enna e Lumsa di Palermo, oltre a enti e organismi di ricerca siciliani. Nello specifico, sono stati stanziati 12 milioni di euro. Le borse sono state quasi del tutto triplicate, ed è stato aumentato l’importo tramite il riconoscimento del budget annuale al dottorando.
Dall’assessorato, arriva anche l’incentivo concreto alla cooperazione virtuosa e trasversale tra le varie Università e altri soggetti della ricerca, aprendo la strada alle borse di studio. Queste dovranno toccare almeno la quota del 50% di quelle finanziate complessivamente da realizzarsi in collaborazione tra le Università e altri enti di ricerca vigilati dai ministeri, come il Cnr, o altri organismi di ricerca aventi sede operativa in Sicilia.
Il tutto, attraverso lo strumento del co-tutoraggio che verrà attivato con riferimento alla singola borsa di dottorato sulla scorta di un accordo o convenzione tra Università ed ente o organismo di ricerca. Per ciascuna borsa regionale è previsto che il dottorando svolga un periodo di studi e ricerca all’estero tra 6 e 12 mesi.