“Vanina” divide il pubblico ma per tutti Catania è protagonista: le reazioni

"Vanina", la nuova serie TV girata a Catania ha diviso il pubblico ma tutti sono d'accordo sul fatto che la città etnea è protagonista.

Ha debuttato pochi giorni fa sul piccolo schermo la nuova serie TV di Canale 5. È ambientata a Catania e le reazioni del pubblico, non solo etneo, non si sono fatte attendere. Si tratta di “Vanina – Un vicequestore a Catania”, fiction prodotta da Palomar che è stata girata interamente a Catania nel corso della scorsa estate.

Grazie anche alla curiosità di vedere la propria città in una serie TV televisiva, moltissimi i catanesi hanno seguito la prima puntata. E il risultato, come sempre accade per prodotti di questo genere, è stata una divisione del pubblico. Infatti, ci sono stati quelli che hanno apprezzato la serie e chi no. Ecco qual è la storia di “Vanina” e le principali reazioni del pubblico dopo la messa in onda della prima puntata.

La trama

Com’è possibile intendere dal sottotitolo, la miniserie rientra nel genere poliziesco. Infatti, la protagonista della serie è il vicequestore Giovanna Guarrasi, che tutti chiamano “Vanina” e i cui panni sono vestiti dalla siciliana Giusy Buscemi. La trama della serie TV ruota attorno a Vanina, che dopo aver fatto carriera in Polizia nella sezione antimafia a Palermo, decide di trasferirsi a Catania prendendo il ruolo di vicequestore nella squadra omicidi.

Trasferendosi, Giovanna spera di lasciarsi alle spalle il passato doloroso che riguarda la morte del padre, anche lui poliziotto, ucciso dalla mafia. Inoltre, il vicequestore vuole anche mettere da parte la sua relazione con il magistrato antimafia Paolo Malfitano, perché non sopporterebbe di perdere un’altra persona che ama in quanto bersaglio mafioso. A Catania, Giovanna ha un’intera squadra alla quale appoggiarsi per le sue indagini e nel corso della serie seguirà diversi casi, oltre alle sue vicende personali.

Va precisato che la storia del vicequestore Guarrasi è tratta da una serie di otto romanzi scritti dall’autrice siciliana Cristina Cassar Scalia. Alcuni di questi, rappresentano anche i titoli dei quattro episodi che saranno trasmessi in televisione.

Le reazioni del pubblico

Subito dopo la messa in onda del primo episodio, gli spettatori si sono scatenati sui social con i commenti. E, come spesso accade quando si tratta di serie TV, anche Vanina ha diviso il pubblico. Infatti, le reazioni sono state varie così come i livelli di gradimento: dai più entusiasti a quelli che non hanno per nulla apprezzato la serie.

I commenti positivi

Per quanto riguarda i primi, molti hanno sottolineato l’entusiasmo per la scelta di Canale 5 di trasmettere una serie TV che fosse ambientata e girata a Catania. Infatti, tanti hanno pensato che ciò potrebbe portare lustro alla città, oltre che interesse e curiosità verso la cultura e i luoghi principali di Catania.

Inoltre, alcuni utenti hanno approfittato dei social per vantare gli attori, quasi tutti siciliani del cast, e sottolineare l’alto livello della serie TV anche a confronto con altri prodotti amati dal grande pubblico ma ritenuti di valore inferiore.

Le reazioni negative

Tuttavia, come anticipato, non tutti hanno gradito il risultato di Vanina. Tra gli scontenti, spicca il gruppo degli amanti dei romanzi. Infatti, questi hanno notato con dispiacere alcune differenze con la storia originale scritta da Cassar Scalia. In aggiunta, alcuni non hanno apprezzato il soggetto o hanno sottolineato come la città di Catania meritasse una serie avente per protagonisti i grandi della sua storia. Ma in particolare, si è riscontrato un folto gruppo di “integralisti” che ha sottolineato quelli che sarebbero stati intesi come veri e propri errori di interpretazione.

Nello specifico, molti hanno criticato l’uso del dialetto: in alcuni casi è stato definito arcaico, impreciso o persino caricaturale. Tantissimi utenti hanno sottolineato come la maggior parte dei catanesi non usi il linguaggio previsto nella serie. Inoltre, in termini di accento, una parte di pubblico ha indicato la scarsa presenza di quello catanese tra gli attori, sebbene vada precisato che il personaggio di Vanina è palermitano.

Infine, moltissimi hanno notato un tratto caratteristico del vicequestore: il suo costante appetito. Tuttavia, un errore banale, e per molti imperdonabile, è stato notato dall’occhio attento di molti catanesi. Proprio in una delle primissime scene, Vanina addenta una brioche catanese mangiandola come fosse un panino: nulla di più sbagliato per gli integralisti. Infatti, tutti sanno che a Catania la brioche si mangia iniziando dal tuppo, come sottolineato da molti utenti.

“Vanina”: Catania protagonista in TV

Va però precisato che un argomento ha messo d’accordo tutti tra chi ha molto apprezzato la serie e chi meno. Infatti, quello che ne deriva è che senza dubbio la prima protagonista della miniserie è proprio la città di Catania. Moltissimi utenti si sono dimostrati orgogliosi di vedere le bellezze della propria città, pensando che potrà essere ammirata da tutta Italia.

Inoltre, un coro comune si è levato anche tra chi non ha apprezzato la prima puntata. Infatti, moltissimi hanno detto di aver trovato proprio la città la componente che rende la serie più piacevole. D’altra parte, sono moltissime le zone di Catania che si sono viste già nel primo episodio: da piazza Duomo, ai vicoli del centro storico, passando per piazza Bellini, nota tra i giovani come piazza Teatro. E ancora, piazza Dante, con la meravigliosa Chiesa di San Nicolò l’Arena a fare da sfondo. Infine, qualcuno con una vena ironica o più polemica ha apprezzato la possibilità di vedere una Catania più pulita e senza traffico, condizioni chiaramente dovute alle riprese.


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“Vanina – Un vicequestore a Catania”: dove rivedere la puntata

Martina Bianchi

Giornalista pubblicista con una laurea magistrale in Global Politics and Euro-Mediterranean Relations e una triennale in Scienze e Lingue per la Comunicazione, coltiva l'interesse per il giornalismo scrivendo per LiveUnict dal 2018 e coordinando la redazione da maggio 2022. Appassionata di lingue straniere, fotografia, arte e viaggi, ama scrivere di attualità, con un particolare interesse per i diritti e la storia.

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